L’iniziativa non intende giudicare alcuna persona, nè, tanto meno, dividere l’umanità in buoni e cattivi, ma risvegliare le coscienze dala banalizzazione del male dato dall’uccisione di un innocente, che non può neanche far sentire la propria voce. In molti casi, l’aborto è motivato da preocupazioni di carattere economico, che potrebbero venire affrontate anche con l’aiuto delle istituzioni, favorendo la cultura della vita e del rispetto di ogni persona, a partire dalle più fragili.
Le immagini di Provita mostrano l’evidenza scientifica e fotografano la bellezza della vita nascente, invitando a mettere in discussione l’indifferenza diffusa riguardo all’aborto, che è di gran lunga la prima causa di mortalità infantile, e provoca gravi traumi alla madre, anche a distanza di lungo tempo.
L’aborto – oggi sempre più diffuso anche per via chimica – è la prima causa dell’inverno demografico che sta drammaticamente impoverendo l’Italia e la Liguria in particolare. Soprattutto, esso segna il sopruso più grande con cui gli adulti dispongono dei più deboli. Eppure, basterebbe guardare alla bellezza della vita pre-natale, per accoglierla con gratitudine, quale segno di speranza e di vero rinnovamento. Uno sguardo che darebbe valore nuovo ed unico anche alla donna madre, che del miracolo della vita è la principale protagonista.
Grazie all’opera e al contributo di varie associazioni e volontari, anche il territorio spezzino, in questi giorni, ha l’opportunità di rflettere su una piaga sociale che in quarant’anni di legalizzazione ha portato alla morte di quasi sei milioni di italiani.
(Testo: Francesco Bellotti)