L'allarme è scattato nel pomeriggio di ieri quando i genitori di un surfista 30enne hanno chiamato i Vigili del Fuoco perchè il figlio non era rientrato a casa.
Subito sono scattate le ricerche in mare, nella zona di Chiavari, come indicato dai famigliari.
I Vigili del Fuoco hanno ritrovato la tavola da surf, ma non il giovane. Dopo diverse ore, intorno alle 23.00, vista la zona impervia, sono state attivate la squadra del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Liguria e la 1ª Sezione Volo Elicotteri della Guardia Costiera di Sarzana che si è alzata in volo con l'elicottero AW139 Nemo, l'unico in Liguria in grado di volare in notturna con l’ausilio di visori.
Le ricerche sono partite immediatamente ed i tecnici del Soccorso Alpino insieme ai SAF dei VVF si sono divisi in squadre per coprire più zone possibili.
Con l'aiuto anche di un amico del ragazzo e dell’elicottero della Guardia Costiera è stata individuata una possibile zona sotto le gallerie delle Grazie. La discesa verso il mare è stata difficile a causa della fitta vegetazione, che ha richiesto il taglio dei rovi per il passaggio. Finalmente sia la squadra arrivata dalla spiaggia con il gommone dei Vigili del Fuoco che quella a monte hanno individuato a voce il ragazzo. Un tecnico del CNSAS, seguito dal SAF, ha allestito una corda per potersi calare e raggiungere in sicurezza il giovane. L’equipaggio dell’elicottero ha verricellato a terra l’aerosoccorritore, le operazioni di avvicinamento al costone che sovrasta la spiaggia sono state particolarmente difficoltose a causa del forte vento di caduta che interessava la zona.
Il ragazzo è stato trovato in ipotermia , dopo le prime cure grazie all'intervento dell'elicottero Nemo della Guardia Costiera, alle 3:15 è stato verricellato e trasportato in urgenza al Policlinico San Martino di Genova.
Nel frattempo le condizioni del mare erano peggiorate ed il recupero delle squadre dal mare non è stato più possibile, quindi Nemo è tornato sul posto recuperando l'amico del ragazzo, un tecnico del CNSAS ed un SAF, mentre le altre squadre sono rientrate a piedi dopo circa 1 ora e 30 di cammino.
L’intervento di recupero in notturna è stato possibile anche grazie al protocollo di collaborazione siglato tra la Base Aeromobili delle Capitanerie di Porto di Sarzana e CNSAS nel 2015 per la ricerca e il soccorso in ambiente impervio.