Lo faranno con un pubblico convegno che si terrà dalle ore 15 in poi presso il Comune di Porto Venere, sala del Consiglio Comunale.
Il Laboratorio Palmaria raggruppa infatti associazioni, comitati e semplici cittadini e da molto più di un anno si è attivato, da un lato per contrastare ipotesi di snaturamento e di cementificazione dell’isola, dall’altro per ipotizzare un tipo di sviluppo delle potenzialità dell’isola attraverso la sua vocazione naturale.
Da qui la proposta, già formulata e che sarà di nuovo illustrata nel convegno, di un “giardino di terrà e di mare” e lo strumento operativo per realizzarlo del “contratto di Isola” già operativo nel nostro paese per alcuni fiumi importanti, in Liguria l’Entella, che significa un accordo volontario tra tutti gli attori presenti sul territorio - amministrazioni pubbliche, categorie economiche e sociali, associazioni ambientaliste e dei cittadini- con obiettivi precisi di gestione di una determinata area strategica.
Questo secondo noi è alternativo alla logica dei “master Plan” che, per loro stessa natura, sono più strumenti di carattere strettamente urbanistico, che se indicati per altre parti del territorio, lo sono meno per una Isola come la Palmaria.
Il convegno di articolerà nella prima fase con relazioni specifiche di esperti su questioni come: le aree marine protette, le fortificazioni storiche, il nesso tra territorio e paesaggio, gli strumenti partecipativi e democratici, il rapporto tra aree protette limitrofe come Cinque Terre e Porto Venere.
Al termine una tavola rotonda alla quale parteciperanno gli enti interessati, e gli esponenti di Legambiente Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente e Roberto Cuneo, presidente regionale ligure di Italia Nostra.
Ringraziamo il Comune di Porto Venere per il patrocinio concesso all’iniziativa e per la fattiva collaborazione.
Laboratorio Palmaria
(Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Grasp the future)