La sala Consiliare di Palazzo Roderio ha accolto ieri un affollato convegno dedicato all’uso e diffusione dei defribillatori, un proseguo della politica già avviata per rendere la città sempre più sicura.
“Questo non è un convegno per presentare un progetto finito – ricorda l’Assessore Daniele Castagna – bensì per presentare un progetto in divenire che, probabilmente, non finirà mai. Un’opera di sensibilizzazione costante per cambiare il rapporto tra le persone ed i defribillatori, in un Comune che vanta il più alto numero provinciale delle macchine salvavita”.
I dati forniti dal dottor Fabio Ferrari (direttore SSD 118 Asl Spezzino) sono a testimonianza dell’importanza delle installazioni: solo a Sarzana e nella val di Magra si registrano circa 20 casi l’anno di decessi per arresti cardiaci, di cui molti extra ospedalieri. Aumentare le installazioni esterne rendendole accessibili a tutti, corredate da una cartina identificatrice dei punti di ubicazione e dal necessario insegnamento all’uso ed al rispetto degli apparecchi stessi, contro un’ignorante vandalismo: l’obiettivo e l’impegno del Comune è avere tutti i punti strategici serviti da defibrillatori correttamente manutenzionati. Il traguardo è che siano nelle strutture più sensibili, come scuole e strutture sportive, sia negli spazi pubblici più frequentati, per consentire a chiunque di poterne usufruire.
“I defribillatori non sono corpi estranei che possono utilizzare solo i medici, bensì strumenti che possono esser usati da tutti, basta poco. L’Amministrazione è a disposizione - ha confermato l'assessore - per coordinare tutti i soggetti che operano nel settore e vuole implementare il numero delle installazioni insieme alla corretta opera di sensibilizzazione. Aumentare anche i convegni e i corsi affinchè il numero più alto possibile di persone possa dare “del Tu” al defribillatore”.
"Gli interventi con questi apparecchi – spiega Ferrari – possono essere effettuati anche da una persona che non ha effettuato il corso, mettendosi subito in contatto con il 118. Nessun timore sull’uso perché, se non necessario, la macchina lo riconosce e non si attiva”.
Piazza S.Giorgio, piazza Matteotti, via Bertolini (angolo), via Landinelli, Falcinello e il centro Barontini ne sono dotati, uno è in Municipio e uno verrà sistemato a breve in Crociata ed in zona Pallodola.
“La buona politica deve dare degli strumenti alla cittadinanza ed alle giovani generazioni in particolare – spiega Castagna – e questo credo sia un buon esempio in tal senso. Avviata anche un’applicazione, “Io soccorro”, che consente di individuare il soccorritore più vicino al luogo dove si trova la persona in pericolo”.
"L’uso tempestivo dell’apparecchio consente di avere sino al 74% di possibilità di esito positivo e usarlo è più facile che usare una macchinetta del caffè - spiega Cozzani pres. del Comitato SOS sanità spezzina, che aggiunge - Sono ancora molti gli apparecchi chiusi negli armadi in attesa delle risorse per renderli pubblici".
Presente ovviamente al convegno la Pubblica Assistenza cittadina a ricordare i propri corsi, e molti i giovani delle scuole, basilari per i progetti futuri e su cui è necessario investire per la giusta cultura.