Dopo l'ultimo evento alluvionale fortunatamente senza danni gravi, l'associazione I Volontari del Magra continua il proprio compito di monitorare il territorio, ora anche con una stazione meteo professionale installata nella sede di via Persio, che permette la registrazione in diretta di dati effettivi su precipitazioni, vento, temperature, umidità e pressione. Lo strumento permette di prevedere l'andamento meteo locale, di registrare i dati tramite il computer e monitorare l'evolversi degli eventi e di dare uno storico di alta affidabilità.
"Abbiamo deciso di incrementare il nostro servizio informativo a chi ci segue dando qualcosa in più" - dichiara Luca Ghirlanda, presidente dei volontari - "anche nell'ottica di rilevare durante le allerte la situazione locale. Più che per il fiume che già è ben monitorato dai rilievi ufficiali di Arpal, noi ci prefissiamo di supportare localmente soprattutto l'intensità precipitativa che potrebbe influire sulla situazione dei colatori minori tra cui il Canal Grande al Cafaggio. L'idea nasce dalla passione personale per la metereologia ma anche per l'esigenza di dare un aiuto in più alla salvaguardia del territorio che è uno dei principali obiettivi della nostra associazione. Di certo ci limiteremo a fornire solo i dati rilevati senza alcuna previsione e questo ci teniamo a specificarlo bene perché il nostro intento non è quello di sostituisci agli enti preposti o ai metereologi, ma solo quello di metterci a disposizione per leggere i nostri dati, che potrebbero essere, crediamo, utili in caso di allerta. Come associazione nonostante le sterili polemiche che spesso ci vedono coinvolti, non molliamo e dopo questo evento chiederemo un incontro urgente con gli Enti preposti per conoscere i cronoprogrammi per il completamento delle opere e per le attività di dragaggio che vanno riprese al più presto".
"Il nostro contributo sul territorio" - prosegue Ghirlanda - "sarà sempre maggiore e non molleremo la presa finché tutti i problemi ancora in sospeso saranno risolti. Tanto è stato fatto e devo dire che nonostante la grossa piena del Magra e salvo situazioni ancora critiche dove mancano gli argini bassi o dove sui canali non sono ancora installate le stazioni di pompaggio fisse, le opere hanno retto bene il test. Il sistema di allerta ha funzionato perfettamente, i volontari hanno funzionato, la coordinazione degli enti pure ma ora occorre dare la svolta finale che permetta a tutti di non vivere più ogni piena con terrore e ansia".