Lo straniero è stato controllato e addosso gli sono stati trovati diversi dispositivi elettronici, tra cui una sorta di “orologio” dotato di videocamera, atti alla trasmissione delle domande d’esame ed alla ricezione delle risposte. Da una consultazione della scheda di fine prova, tuttavia, l’indiano, nonostante i suggerimenti ricevuti da remoto, su 40 domande ne aveva sbagliate ben 29! Il che fa presumere che anche il suggeritore non fosse particolarmente preparato.
Ora il 30enne, che per il conseguimento della patente di guida farà bene ad evitare scorciatoie ed iscriversi ad un regolare corso teorico/pratico, dovrà rispondere innanzi all’Autorità Giudiziaria di truffa ai danni dello Stato e per aver tratto in inganno, durante la sessione di esami, gli esaminatori della Motorizzazione Civile.
Già in passato la Polizia Stradale della Spezia è intervenuta in almeno una ventina di casi, alcuni dei quali legati alla sostituzione di persona, il cui fine ultimo era quello di superare senza troppo studio la prova di teoria per il conseguimento della patente di guida. Nell’ottobre scorso, infatti, altri due cittadini di nazionalità indiana provenienti dalla vicina Emilia Romagna sono stati pizzicati, sempre presso la sede della motorizzazione civile, nel tentativo di falsare una prova d’esame. Il monitoraggio e la stretta collaborazione con la direzione della motorizzazione civile, oltre a favorire la repressione delle condotte costituenti reato, è certamente da annoverare nelle attività di prevenzione generale poste in essere dalla Polizia di Stato con la finalità di garantire il corretto conseguimento della patente di guida.