Uno dei trucchi ricorrenti usati dai truffatori per raggirare le proprie vittime è quello di telefonare a casa di persone anziane fingendosi Carabinieri o avvocati e annunciando che un familiare della vittima designata ha avuto un incidente. La campagna di prevenzione informativa condotta da tempo dall’Arma dei Carabinieri assieme alle altre istituzioni, a giornali e televisioni inizia a dare i suoi frutti: ieri un’anziana residente ad Arcola ha ricevuto sul telefono di casa una chiamata da parte di uno sconosciuto che, presentandosi come un avvocato, le ha detto che la figlia aveva avuto un incidente stradale e che, per risolvere il contenzioso ed evitare conseguenze peggiori, sarebbe stato necessario pagare un risarcimento immediato, di mille euro. All’obiezione della pover donna di non essere in possesso di una tale somma, il sedicente avvocato ha risposto che sarebbe andato bene pagare una parte in contanti e versare, a completamento del dovuto, qualche gioiello. Per rendere più credibile la propria storia, inoltre, il truffatore ha aggiunto che di lì a poco sarebbe passato presso l’abitazione un Carabiniere in borghese, incaricato di prelevare il dovuto. Fortunatamente, dopo il primo momento di paura, l’anziana ha avuto la prontezza di diffidare della storia e ha chiuso la conversazione, contattando poi i Carabinieri (quelli veri) per denunciare l’accaduto, avviando così le indagini.
L’Arma raccomanda sempre di non cedere a richieste di denaro o di esibizione di gioielli da parte di soggetti che si qualificano come Carabinieri, incaricati di qualche altro servizio o tecnici: nessun Carabiniere è infatti autorizzato a raccogliere somme di denaro, tantomeno per conto di sedicenti avvocati.