Al fine di promuovere la produzione del vino DOP e la conservazione, il restauro e la valorizzazione del paesaggio storico agrario, i Militari del Reparto Carabinieri Parco Nazionale “Cinque Terre” hanno controllato l’intera produzione dei vini “Cinque Terre” e “Cinque Terre Sciacchetrà”. Entrambi derivano da uve Bosco, Albarola e Vermentino coltivate e vinificate all’interno del territorio del Parco Nazionale; lo Sciacchetrà è un vino passito prodotto con i grappoli migliori, colti e posti ad appassire in luoghi idonei; la vinificazione non può avvenire prima del 1° di novembre dell’anno della vendemmia ed il vino ottenuto non può essere immesso al consumo prima del 1° novembre dell’anno successivo; acquisita l’idoneità della Camera di Commercio, può essere commercializzato, con prezzi al dettaglio variabili da 100 a 400 euro circa al litro.
Considerati il valore e il limitato quantitativo di vino prodotto, i Carabinieri Forestali dislocati nel Parco Nazionale delle Cinque Terre controllano annualmente tutta la produzione, al fine di contrastare le frodi e promuovere le produzioni conformi al Disciplinare di produzione: per impedire l’utilizzo di uve o vino d’altra provenienza nel periodo autunnale vengono verificati i quantitativi di uva posta ed appassire, di vino ottenuto da quelle dell’anno precedente, di vino bianco dell’annata; nel corso dell’anno i controlli sono estesi agli esercizi commerciali e ai vigneti iscritti all’Albo della DOC.
Nel 2017, 14 delle 24 aziende produttrici controllate hanno selezionato le uve per lo Sciacchetrà e 2 di esse hanno vinificato circa il 60% dell’intera produzione di bianco a DOP. Grazie alle condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli all’appassimento, il quantitativo di uve riservate alla produzione dello Sciacchetrà è stato maggiore (33.393 kg) rispetto a quello dell’anno scorso (25.701 kg); il quantitativo di vino bianco (206.854 l ) ha eguagliato il precedente.
Dal 2000 ad oggi, il 2007 risulta l’anno di massima produzione di Sciacchetrà (45.515 kg). Nell’attuale campagna vendemmiale son stati eseguiti 26 controlli e contestate 2 violazioni amministrative dovute ad irregolarità di etichettatura, per un ammontare complessivo di 2.000 euro.
Gli accertamenti, oltre a monitorare una produzione agroalimentare e territoriale d’eccellenza, diffondono una corretta informazione, contrastano i doli, verificano l’effettiva corrispondenza tra designazione e contenuto dell’imbottigliato, valorizzano le aziende produttrici, rassicurano il consumatore dell’autenticità e del valore dell’acquisto, garantiscono il buon fine degli investimenti sostenuti dall’Ente Parco per promuovere l’attività agricola tradizionale.