Un conferimento dei rifiuti 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, all’interno di cassonetti intelligenti - utilizzabili tramite apposite “ecocard” - che il 90% degli spezzini troverà in un raggio tra i 250 e i 500 metri dalla propria abitazione. Questa è la soluzione all’annoso problema dei disagi della raccolta porta a porta pensata dal sindaco Pierluigi Peracchini e dall’assessore al ciclo dei rifiuti Kristopher Casati (guarda l’intervista), in accordo con i vertici di Acam.
Il tradizionale porta a porta, con il posizionamento dei mastelli al di fuori delle abitazioni, non verrà però abbandonato, ma affiancato dalle nuove postazioni fisse, che in caso di necessità impellente permetteranno al cittadino di conferire i rifiuti in qualsiasi momento della giornata.
Si tratta anche del primo passo verso l’implementazione della cosiddetta tariffa puntuale: gli spezzini, nell’idea dell’amministrazione, pagheranno in base alla quantità di rifiuti prodotti e poi conferiti, grazie al tracciamento tramite le tessere elettroniche.
I CAMBIAMENTI NEL DETTAGLIO
Le postazioni dei cassonetti intelligenti saranno 15 nel centro storico e 21 in tutti gli altri quartieri. “I cittadini – spiega Peracchini – oltre al porta a porta, potranno anche conferire i rifiuti nelle postazioni fisse in base alle loro esigenze, tutti i giorni 24 ore su 24. L’obiettivo è quello di una tariffazione puntuale in base al numero di conferimenti”.
Per evitare abbandoni e vandalismo, inoltre, ogni postazione dovrà essere dotata di un sistema di videosorveglianza, e verrà anche controllata fisicamente con due verifiche al giorno sul posto.
Ma i cambiamenti non finiscono qui: “Semplificheremo anche la modalità di raccolta porta a porta – specifica Casati – I giorni di raccolta e quindi di esposizione dei mastelli diventeranno soltanto tre: verrà raccolto sempre l’umido e in alternanza ogni giorno un’altra frazione. In questo modo cerchiamo di rendere più facile la vita ai cittadini e di vivere in una città più pulita”.
Anche la divisione in zone della città verrà semplificata: verranno dimezzate, dalle attuali 12 a 6, mentre la raccolta nelle ore notturne, che si svolge già oggi, verrà ulteriormente ampliata.
“L’isola ecologica degli Stagnoni oggi è promiscua – aggiunge ancora Casati – viene utilizzata sia dai cittadini che da Acam. Abbiamo deciso che verrà lasciata soltanto all’azienda, mentre sarà aperto un altro centro di raccolta nella zona dei Boschetti”.
Altro punto di interesse: le isole fisse verranno posizionate in modo che circa il 90% degli spezzini possa raggiungerle in un range tra i 250 e i 500 metri; il restante 10%, soprattutto nelle zone periferiche, le troverà al massimo entro un chilometro dalla propria abitazione.
Ma perché non si passerà direttamente ai cassonetti intelligenti, eliminando da subito la raccolta porta a porta? “Se fossimo passati ai bidoni intelligenti tout court – risponde Peracchini – saremmo stati costretti a togliere circa duemila posti auto. A fine 2018, in base ai risultati, vedremo se sarà opportuno modificare ulteriormente il sistema di raccolta oppure no”.
Partirà da subito, invece, la campagna di comunicazione del Comune per informare i cittadini dei cambiamenti.
I TEMPI E I COSTI
Tutte queste modifiche comporteranno lo svolgimento di gare pubbliche per i cassonetti intelligenti e i relativi sistemi di videosorveglianza, che richiederanno indicativamente tra i 4 e i 6 mesi di “tempi tecnici”. Ragion per cui il nuovo sistema di raccolta rifiuti verosimilmente entrerà in funzione intorno a marzo 2018.
La spesa, invece, nel complesso ammonterà a 1 milione di euro, spalmabile nel corso di 7 anni. “I cambiamenti non comporteranno nessun aumento per i cittadini”, tiene a precisare Casati.
PROMESSE E NOMINE
Quanto al futuro dell’amministratore unico di Acam, Gaudenzio Garavini, Peracchini si limita a dire che “ha un mandato che scade con l’approvazione del bilancio 2017, quindi nella primavera 2018. Vedremo”.
Garavini dal canto suo snocciola gli ultimi dati sulla raccolta differenziata nel comune della Spezia: una media del 62% nei primi sette mesi del 2017, mentre il dato puntuale del mese di agosto è di 62,5% (la percentuale da raggiungere per legge è del 65%).
“Sono passati 63 giorni dal nostro insediamento – conclude Peracchini – non 100 come esagera qualche giornalista, e un’altra promessa fatta in campagna elettorale è stata mantenuta”.