Che la tecnologia abbia messo in campo i più sofisticati dispositivi per consultare l’ora, è risaputo. Ma la linea presentata a bordo del Duilio, è qualcosa di particolare. Un mix di alta qualità e tecnologia con, alle spalle, una storia di passioni e valori.
Intorno agli anni ’20, in un piccolo borgo della Toscana, Bruno Bartalucci detto “Brelli”, diventerà conosciuto per la produzione di scarpe e scarponi resistenti all’acqua. Nel 1938 l’incontro con Giuseppe Panarei farà nascere un’idea: cinturini per orologio che non subivano l’azione erosiva per l’immersione prolungata in acqua, pensata per gli incursori della Decima Flottiglia Mas e alla G. Panerai & Figli.
Euro, il figlio di Brelli, Sergente cannoniere nella Regia Marina durante la Seconda Guerra Mondiale e Croce al Merito di guerra, contribuì alla realizzazione di un prototipo di cronografo monopulsante, con quadrante tachimetrico, che consentiva di calcolare la velocità di un oggetto mobile. Da qui pian piano prenderà forma il sogno di Bartolucci di aprire un’officina meccanica di precisione per costruire orologi subacquei. Ed è questa la storia che oggi suo nipote, Fabrizio Ciampi, ha voluto raccontare a bordo di nave Duilio, accolto dal Comandante dell’unità, C.V. Marco Montoneri. Un percorso di ideali, passione e valori, che a distanza di oltre settanta anni, lo ha spinto a fondare l’azienda Novecento Meccanografiche.
“Sottomarino 901A è stato progettato pensando alle componenti specialistiche della Marina Militare, in un perfetto connubio tra storia e tecnologia ”, ha affermato il Contrammiraglio Placido Torresi, comandante della prima divisione navale, nel corso della presentazione della linea di orologi. Trecento esemplari di un orologio modello “Sottomarino 901A” loggato Marina Militare e ridenominato “Modello 902 – MM” avente un prezzo al pubblico non superiore ad euro 1.900,00, realizzati da Novecento Meccanografiche, con un contratto di licenza d’uso non esclusiva concluso, recentemente, con Difesa Servizi s.p.a..
“Il valore aggiunto di questo orologio è proprio la sua storia, legata alle forze armate” - ha, infine, spiegato Luca Anconelli capitano di vascello dell’ UPICOM di Maristat - “Sono stato tra i primi ad aver incontrato a palazzo Marina l’azienda che ha prodotto l’orologio constatandone la professionalità e la cura per i dettagli, rimarcando il concetto di qualità e Made in Italy. Ed è questo per noi un passo molto importante che servirà anche come campagna di promozione e comunicazione, l’anno prossimo, per il centenario della prima guerra mondiale”.