Anche alla Spezia, come in altre realtà portuali, è stato ulteriormente elevato il livello di attenzione a seguito dei recenti atti terroristici di Barcellona ed il porto si è preparato a meglio proteggersi.
In tal senso va letto lo specifico incontro che si è tenuto ieri presso la Capitaneria di Porto spezzina sulla scorta delle risultanze del Comitato Provinciale Ordine e Sicurezza Pubblica recentemente presieduto dal Prefetto Antonio Lucio Garufi. I rappresentanti delle Amministrazioni intervenute hanno condiviso l’esigenza di intensificare le misure di sicurezza – già elevate lo scorso anno a seguito degli attentati di Nizza e Berlino – affinché sia maggiormente garantita la sicurezza delle migliaia di passeggeri che sbarcano alla Spezia.
Dall’esito del proficuo incontro è scaturito l’impegno dell’Autorità di Sistema Portuale di sistemare dei dissuasori presso quelle aree particolarmente affollate di turisti e cittadini prossime al terminal crocieristico ed alla Passeggiata Morin.
I dispositivi immaginati fungeranno da sistemi di protezione passiva che, aggiunti ai controlli garantiti dalle Forze di Polizia, saranno in grado di elevare ulteriormente il gradiente di sicurezza del porto della Spezia.
Nello specifico è stata condivisa l’esigenza di dotare la Passeggiata Morin di dissuasori a scomparsa e, nelle more delle procedure di gara che si andranno a perfezionare, di barriere provvisorie e temporanee tipo “new jersey”.
Per quanto invece attiene a “Largo Fiorillo”, considerato che è in corso di definizione un più ampio riassetto delle aree nel contesto del waterfront cittadino, si è ravvisata l’opportunità di dotare la zona di blocchi di granito del tipo utilizzato anche in altre realtà di pregio turistico e, nell’immediato, il potenziamento dei new jersey già presenti nonché un miglioramento della viabilità pedonale e degli autobus turistici.
In sintesi si è cercato, seppur provvisoriamente, di compendiare da subito la funzionalità e l’efficienza dei presidi di sicurezza da installare con la necessità di preservare l’estetica e la vocazione turistica delle zone interessate.