Nelle prime ore di questa mattina i carabinieri del Comando Provinciale, i poliziotti della Questura e i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza della Spezia hanno dato esecuzione ad un Decreto emesso dal Tribunale della Spezia che ha disposto la misura di prevenzione patrimoniale del sequestro dei beni nei confronti di una persona e degli eredi di una seconda che è deceduta nel 2012.
Il Decreto è stato emesso su richiesta di questa Direzione Distrettuale Antimafia a conclusione di un’attività d’indagine delegata ai Carabinieri della Spezia, avviata i primi mesi del 2016, e che ha recepito un’analoga proposta avanzata al Tribunale della Spezia dalla Questura e dalla Guardia di Finanza.
I destinatari del provvedimento, entrambi di origine calabrese ma da tempo stabilitisi alla Spezia, sono indiziati di essere i principali organizzatori e promotori di un’associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, composta da cittadini colombiani e da soggetti di origine calabrese, contigui alla criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista, dedita al traffico di cocaina, operativa già nel 2004 ed attiva sino al 2012. Le investigazioni condotte dai Carabinieri della Spezia e le risultanze degli accertamenti svolti dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza hanno permesso di documentare la loro pericolosità sociale e la sproporzione tra il valore dei beni posseduti ed i redditi dichiarati, tali da ritenere che gli stessi siano il frutto dell’attività illecita perpetrata e ne costituiscano il reimpiego.
Oggetto del sequestro sono una villa con piscina, una ventina di abitazioni, altrettante unità immobiliari adibite a magazzini e cantine, una cinquantina circa di terreni ed uliveti, due società, conti correnti bancari e postali, cassette di sicurezza, numerosi buoni fruttiferi, polizze assicurative ed autoveicoli. Gran parte dei beni immobili si trovano in Calabria mentre l’ammontare dell’intero patrimonio sequestrato, che comprende anche conti correnti bancari ed una società estera, è superiore ai 5 milioni di euro.
Contestualmente all’esecuzione della suddetta misura di prevenzione patrimoniale, il Comando Provinciale dei Carabinieri della Spezia ha effettuato perquisizioni personali e locali, disposte dalla Direzione Distrettuale Antimafia, con valore di “Informazione di garanzia”, nei confronti di 2 persone indagate per “associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti” e di altre 6 persone ritenute responsabili del reato di “riciclaggio”.
L’indagine dell’Arma spezzina, avviata a seguito di riscontrate dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e sviluppata mediante attività tecniche, ha consentito di identificare i promotori, gli organizzatori ed i partecipanti di una associazione finalizzata al traffico internazionale di cocaina e di accertarne soprattutto il modus operandi. La droga, acquistata da fornitori colombiani, veniva trasportata via mare in Italia, stoccata in un magazzino alla Spezia in quantità vicina quasi sempre alla tonnellata e successivamente commercializzata nel centro-nord Italia attraverso una collaudata rete distributiva.
Taluni degli associati, inoltre, potevano avvalersi di persone compiacenti che nel tempo hanno posto in atto operazioni economico-finanziarie tali da ostacolare l’identificazione della provenienza illecita dei loro guadagni derivanti proprio dal traffico di cocaina.