Novantotto anni: tanti ne ha compiuti domenica scorsa monsignor Luigi Lavagnino, parroco non solo di Castello di Carro, dove si trova dal 1947, ma anche delle piccole comunità di Chiama (Maissana) e di Salino (Varese Ligure).
Il decano dei sacerdoti diocesani è stato festeggiato lunedì nel corso di una solenne celebrazione presieduta dal vescovo diocesano monsignor Luigi Ernesto Palletti, presenti l'arciprete del capitolo di Brugnato (del quale monsignor Lavagnino fa parte) don Mario Perinetti e numerosi sacerdoti della Val di Vara. Presenti anche le suore Gianelline residenti nel territorio dov'è nato il loro fondatore. La locale confraternita, con le tradizionali cappe azzurre, ha accolto il vescovo all'arrivo in paese accompagnandolo alla chiesa, mentre i canti sono stati eseguiti dalla corale di Mangia. Presenti anche, con la fascia tricolore, i sindaci di Carro Antonio Solari e di Maissana Egidio Banti, i comuni dei quali «don Luigi» è legato per residenza e per nascita. Con grande lucidità, e ad onta della voce un po' arrochita, monsignor Lavagnino ha preso la parola prima del termine della Messa. «Il vescovo – ha detto ai presenti – non è venuto per una persona, ma per un prete. E il prete non è per sé, ma per il suo popolo, che gli è affidato appunto dal vescovo ed al quale sino a che ha la forza, dedica tutta la sua vita. Quindi questa non è una festa mia, ma la festa di una comunità intera». Parole commoventi ed importanti, salutate da un lungo applauso cui è seguita la benedizione, che monsignor Palletti ha chiesto all'anziano parroco di impartire a tutti i presenti insieme a lui. E' seguito un momento di festa nei locali della casa canonica. Ora si annuncia un altro appuntamento: il sei marzo prossimo, monsignor Lavagnino compirà la bellezza di settantacinque anni di ordinazione sacerdotale, essendo divenuto prete nel 1938 per mano del vescovo Amedeo Casabona nella cattedrale di Chiavari, diocesi cui all'epoca apparteneva Maissana. anche questo è, nella storia diocesana degli ultimi secoli, un record assoluto.