Un risultato oltre le aspettative per gli organizzatori e i volontari che sabato scorso hanno allestito e gestito la Sagra dell'acciuga, tipico piatto ricco e prelibato, una volta detto il pane dei poveri.
Oltre 10 casse di carnose acciughe fritte in olio di oliva nostrano, pescate nel mare di fronte alle Cinque Terre, hanno allietato il palato di decine di monterossini e turisti, attirati in paese oltre che dalle bellezze naturali, dal tam tam culinario.
Pan fritto, che a Spezia in dialetto chiamano sgabei, patatine fritte, torte dolci e salate e tanto vino sia bianco che rosso.
Una sagra iniziata in sordina che però negli anni ha attirato sempre più l'attenzione del pubblico, grazie appunto al piatto principale, che fino ad una ventina di anni fa era considerato il pane dei poveri, vista l abbondanza di acciughe nel Mar Ligure.
Ai fornelli l'ottimo gioco di squadra tra paesani, lo chef Tarter ha guidato con maestria sia chi impanava e friggeva le acciughe precedentemente eviscerate e lavate, sia chi impastava e friggeva il pan fritto.
In cucina anche il Sindaco Emanuele Moggia, con Mori, Gianni, Giancarlo, Romina con la mamma, Nicola, la vice Sindaco Emiliana Cavallo, Rina, Giuliana, Iole, Antonella, Silvana, Enzo, Milida e tanti altri che durante la lunga e calda giornata di sono prodigati volontariamente alla riuscita dell'evento.
4330 euro (tolte le spese) sono il ricavato della giornata, gestita dalla locale Proloco sotto il patrocinio del Comune di Monterosso. Questi soldi, tiene a precisare il Vice Presidente della Proloco, Enrico Magnani, saranno a disposizione per finanziare i prossimi eventi estivi che di svolgeranno sul territorio monterossino.
(Testo: Nicola Busco)