Si è fatto il dragaggio nel porto della Spezia, polemiche, inquinamento, indagini in corso ma… è almeno servito a qualcosa?
Dalle immagini satellitari che si possono “ammirare” su Google Earth, si evince che il passaggio delle grandi navi all’interno del golfo spezzino risulta quantomeno foriero di elevate quantità di fanghi in sospensione, fanghi che si sono depositati nuovamente nelle zone di transito delle navi e che contribuiscono, a nostro parere, a rendere il problema dell’inquinamento del golfo tutt’altro che risolto.
L'immagine della fine del 2016 mostra in tutta la sua realtà la problematica situazione dell'inquinamento dell'area portuale della Spezia con una evidente sospensione di sedimenti dovuta al traffico portuale.
La possibilità di aumentare la profondità del battente d'acqua per evitare quanto succede con la risospensione dei sedimenti, come si vede dalla scia lasciata dalla nave, si è fermata con la sospensione delle attività programmate dall'Autorità Portuale a seguito di un procedimento giudiziario ancora aperto per attività di dragaggio non conforme alla norme ambientali.
C'è da chiedersi a che punto sia la valutazione della Procura per poter chiudere le indagini e cominciare un processo- se si ravvisano i termini di rinvio a giudizio - per individuare danni e relative responsabilità.
Questa situazione ad oggi non è compresa nel dibattito elettorale ma se si vogliono salvaguardare le attività economiche del Porto questa situazione va chiarita e i sedimenti inquinati rimossi. Altrimenti, come si evince dalla foto di Google Earth accessibile a tutti, l'inquinamento continuerà non solo a persistere ma anche ad essere "trascinato" fuori dal Porto verso aree di rilevante interesse ambientale.