Domani mattina (27 maggio), alle ore 10, la sala consiliare del Comune di Sarzana, sarà teatro di un importantissimo convegno, dedicato alla lotta allo spreco, argomento che viene proposto grazie al progetto "Buon Mercato" che, dopo gli ottimi risultati raggiunti alla Spezia, dallo scorso anno si è sviluppato anche a Sarzana.
Al convegno saranno presenti l'assessore ai servizi sociali Daniele Castagna, Andrea Cremoncini del Rotary Club di Sarzana, Eloisa Guerrizio di Buon Mercato, Giovanni Destri del CALLL, Giovanna Petrelluzzi referenti per i gruppi volontari vincenziani, Giorgio Oddi della Pubblica Assistenza “Misericordia e Olmo” e Hager Taamallah, una giovane volontaria che, nonostante da giovane età si è già distinta in provincia per il suo positivo impegno civico.
Avevamo raccontato del progetto Buon Mercato durante la nostra inchiesta sulla povertà, intervistando Inaco Bianchi, di Pubblica Assistenza (qui) che ci aveva spiegato: "A Sarzana, il mercoledì mattina un gruppo di volontari della P.A. e le signore del gruppo vincenziano, distribuiscono i prodotti avanzati dal mercato di Pallodola alle famiglie bisognose della parrocchia. Non chiediamo nulla a chi si avvicina; non guardiamo nazionalità né indaghiamo i motivi che hanno portato le persone ad avere bisogno di noi".
Quindi, una (tra le tante) cose positive di questo progetto è che nessuno deve rinunciare a nulla: non si chiedono donazioni economiche o altro, ma si raccoglie la merce che comunque sarebbe stata esclusa dalla vendita e che, solo grazie a questo progetto, può finire nelle mani di chi ha bisogno.
Ci spiega ancora meglio Eloisa Guerrizio: "Buon Mercato è davvero un progetto complesso, ma che sta dando molte soddisfazioni, proprio per la sua completezza. Non solo attività contro il disagio e la povertà, ma anche in favore dell'ambiente, perchè raccogliere cibo che non può essere venduto significa non mandare rifiuti in discarica ed includerli in un progetto di riciclaggio vero e proprio. Inoltre Buon Mercato è senza dubbio un esempio positivo di rete sociale, dove ogni singolo componente vive un'esperienza concreta di volontariato: non solo chi si occupa della raccolta e della distribuzione, ma anche i commercianti che aderiscono al nostro progetto, che in questo modo possono fare del bene con un gesto semplice, ma veramente importante".
La nostra inchiesta sulla povertà ci aveva condotti proprio a questa conclusione: per combattere povertà e disagio sociale, occorre che le associazioni attive e tutti gli operatori, compresi i volontari, si impegnino per costruire una rete, lavorando insieme verso l'obiettivo comune. Sicuramente il convegno di domani mattina sarà un ulteriore spazio di discussione per approfondire questo tema delicato.