Spiegano dal coordinamento Cantieri Scuola Lavoro: "Sarà un primo maggio molto amaro per i 149 lavoratori licenziati dalla Regione Liguria nell’agosto del 2013 impegnati nei cantieri scuola lavoro della Provincia della Spezia dalla primavera del 2012. La messa in libertà di questi lavoratori è avvenuta a causa della mancanza di fondi da parte della Regione Liguria dell’allora giunta Burlando. Purtroppo le cose non stanno andando bene nemmeno con la giunta Toti alla quale sono state indirizzate diverse missive che non hanno mia avuto risposta, stesso assordante silenzio da parte del prefetto della spezia Antonio Garufi al quale il coordinamento ha chiesto da tempo un incontro.
Nessuna risposta è arrivata alle interrogazioni parlamentari presentate ai Ministri competenti Poletti e Galletti da parte dei parlamentari Caleo, Olearo, Mariani e Carocci. Il coordinanatore del gruppo Gian Carlo Bailo torna all’attacco richiedendo il rifinanziamento di un programma di cantieri scuola al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti oltre alla nuova richiesta ad incontrarlo con una delegazione. Come abbiamo già detto non siamo razzisti ma vedere milioni di euro di bandi per l’accoglienza migranti pubblicati dalle Prefetture Liguri mentre noi cittadini italiani scaricati sul lastrico senza una prospettiva ci domandiamo amaramente come faccia lo Stato a mettere in campo tante risorse per stranieri e abbandoni i suoi cittadini in questo modo.I cantieri avevano interessato i comuni della provincia spezzina sui quali si era abbattuta l'alluvione del 25 ottobre 2011 e successive emergenze ed hanno riguardato in massima parte lavori di manutenzione e di prevenzione del territorio della Provincia della Spezia sotto il profilo della difesa idrogeologica. Per l'avviamento ed il mantenimento al lavoro delle 149 unità sono stati spesi più di 2 milioni di euro di fondi regionali per l’occupazione.
La situazione delle famiglie di questi Lavoratori è drammatica alcuni hanno perso la casa e molte famiglie stanno per essere abbandonate anche dai servizi sociali dei Comuni di residenza come viene riportato da tempo nella pagina face book (qui). Chiediamo alla Regione Liguria di uscire dal suo silenzio , incalza Bailo, con il rifinanziamento di un nuovo progetto per il reinserimento lavorativo anche attraverso la predisposizione di un vero piano di inserimento professionale, almeno triennale, che possa dare uno sbocco lavorativo stabile a noi Lavoratori anche attraverso una struttura di tipo consortile tra i Comuni dell'intera Provincia, che tra l’altro soffrono di mancanza di personale visto il decennale stop del turover.Noi il 1° maggio chiediamo di lavorare come recita l’articolo 1 della Costituzione: L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".