Emerge ora che il ragazzo, già noto da anni alle forze dell'ordine, era un osservato speciale dagli agenti della squadra mobile: mesi fa, infatti, è iniziata in città una lunga serie di furti, atipici nel territorio. L'intuizione della squadra mobile è stata di collegare l'inizio della sequenza con l'uscita di M.S. dalla comunità di recupero. Scuole, uffici pubblici e bar le sue mete preferite; in alcuni casi uno stesso luogo è stato preso di mira anche in più occasioni.
Gli agenti della polizia di stato hanno così iniziato a raccogliere elementi cercando di rintracciare il ragazzo che, essendo senza fissa dimora, risultava difficile da individuare. A marzo è stato fermato una prima volta: con lui aveva materiale riconducibile a furti commessi in alcune scuole della provincia nei giorni precedenti, come chiavette usb e addirittura un'agenda scolastica.
Ad incastrarlo definitivamente sono state le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che lo hanno immortalato in due occasioni: all'interno della scuola del 2 Giugno mentre distruggeva una porta e in un'altra occasione mentre guardava le telecamere con palese aria di sfida.
A lui sono attribuiti i furti commessi nelle scuole di San Terenzo e Marola; in un bar nelle alture della città, al Mirabello e diversi borseggi e furti all'interno di auto in sosta.