Marola, lo sbocco a mare dovrebbe essere presto realtà ^{In evidenza}

La realizzazione di quello sbocco a mare che i marolini chiedono a gran voce da anni sembra ormai prossima alla concretizzazione. Almeno stando alle parole dell’assessore Jacopo Tartarini, che questa mattina a Palazzo Civico ha riassunto lo stato dell’arte delle aree militari alla Spezia.

“Per quanto riguarda Marola abbiamo firmato un contratto di concessione temporanea – spiega Tartarini – Attendiamo di firmare il contratto definitivo, che però è già stabilito in ogni suo aspetto. Si tratta di un documento che Difesa Servizi S.p.A. deve farsi vistare a Roma: ogni giorno è buono per la firma definitiva”.

L’area che tornerebbe agli abitanti di Marola è di circa 5000 mq e congiunge l’attuale porticciolo di San Vito con uno spazio a terra di dimensioni significative: se l’accordo andrà in porto, il Comune della Spezia otterrà in concessione l’area per 19 anni, a un prezzo pressoché simbolico di 5800 euro all’anno.
Niente tuffi in mare però: l’area infatti non è balneabile.

“Si farà un processo partecipato con gli abitanti di Marola per capire cosa serve al paese – aggiunge Tartarini – Si potrebbe utilizzare l’area per feste di paese, come una sorta di piazza sul mare”.

Nell’accordo originale con il Comune la Marina Militare aveva richiesto la costruzione di una passerella per scavalcare il muro dell’arsenale e accedere all’area.
“Noi però abbiamo insistito perché si valutasse una possibilità diversa: aprire un varco nel muro di cinta che permetterebbe di entrare nell’area liberamente – chiarisce l’assessore - Il problema da tenere in considerazione è che in questo modo bisognerebbe attraversare una strada che è dell’Arsenale, su cui passano i mezzi della Marina”.

Alla fine l’accordo – ancora da firmare – tra le due parti è arrivato a un compromesso che terrebbe conto delle rispettive esigenze: un periodo sperimentale, in cui nei fine settimana tutti potranno accedere all’area varcando Porta Marola. Così la Marina si renderà conto del reale afflusso di persone e potrà valutare se la cosa sia fattibile, o al contrario sia più adatta la costruzione di un’apposita passerella.