Ma quella, che celebriamo domenica prossima, fa parte di una nuova settimana, senza confini di tempo nè di spazio. E’ la pienezza del tempo di salvezza, che Gesù ha offerto per tutti noi». L’ha detto il vescovo Luigi Ernesto Palletti, celebrando ieri pomeriggio nella cattedrale di Cristo Re l’inizio della Settimana Santa.
«Siamo entrati nel grande percorso che conduce Cristo nella passione e nella morte. La nostra attenzione va subito al Giovedì Santo, con l’istituzione dell’Eucaristia. Poi il venerdì di passione. Infine il sabato, giorno del silenzio. Ma altrettanto importanti sono anche gli altri giorni, seppur segnati dal lavoro, dalle preoccupazioni, dall’abitudine. Lunedì c’è il gesto di amore della donna che rompe il vaso di profumo con cui cosparse i piedi di Gesù, quasi un’anticipazione dell’unzione funebre. Poi il tradimento di Giuda. Poi il Giovedì Santo, col grande segno della lavanda dei piedi, e il Venerdì Santo, col dono integrale di Gesù, la salvezza condivisa con i fratelli».
«Amore, gratuità e ingratitudine. Alla luce di questo siamo chiamati a vivere la Settimana Santa. Poi possiamo pensare ai nostri gesti di carità, e in particolare alla conversione e alla confessione sacramentale. Ma è attorno a Gesù Cristo che gira tutto. La donna che lo unge, Giuda che lo tradisce, i discepoli che non capiscono, Pietro che giura fedeltà assoluta e poi dimostra fragilità totale. E’ Gesù che ci dona la salvezza».
Testo: Francesco Bellotti