Tutto è partito da una serie di controlli effettuati su merce importata presso operatori commerciali della provincia della Spezia: i funzionari dell'Ufficio Antifrode della
Dogana hanno notato in un negozio, esposti per la vendita al dettaglio, alcuni capi di abbigliamento che ritenevano contraffatti.
I successivi accertamenti, eseguiti mediante l'incrocio degli elementi presenti nelle banche dati della Dogana, hanno permesso di accertare che il magazzino in questione era riconducibile a una società, il cui socio unico era stato già in precedenza denunciato per reati di contraffazione e ricettazione e, a carico del quale, era già stato effettuato un ingente sequestro di merce.
Le successive e più approfondite verifiche, mediante servizi di appostamento e controllo, condotti sia nella provincia della Spezia che in quella di Prato, hanno consentito di accertare legami con ulteriori due società.
I funzionari dell'Ufficio Antifrode hanno quindi depositato, presso la competente Procura della Repubblica, una dettagliata informativa di reato esponendo le violazioni fino a quel momento rilevate e, ritenendo possibile il ritrovamento di ulteriore merce contraffatta nei locali riconducibili alle tre società, distribuiti su cinque province, hanno richiesto l'emissione di diversi decreti di perquisizione.
Il Pubblico Ministero, ritenendo fondata la ricostruzione investigativa prospettata, ha emesso i richiesti decreti che sono stati eseguiti da personale dell'Ufficio delle Dogane della Spezia, coadiuvato da funzionari doganali provenienti da altri uffici della Direzione Interregionale Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta, da militari dell'Arma dei Carabinieri e da personale della Polizia Municipale competente per territorio.
L'attività, che nel complesso ha richiesto l'impiego di 30 unità fra funzionari e militari, ha comportato la perquisizione di sei grandi magazzini e un deposito, all'interno dei quali è stato rinvenuto e sequestrato un ingente quantitativo di merce con marchi contraffatti (Sanrio, Saucony, Greenwhich Polo Club, Prada, Chanel, Guess etc.) in maggior parte proveniente dalla Repubblica Popolare Cinese.
Sono in corso ulteriori specifici accertamenti tesi a ricostruire l'intero percorso seguito dai prodotti sequestrati.