A seguito del sequestro, l'attenzione dei militari si è concentrata sulla corretta applicazione delle normative previdenziali ed assistenziali nei confronti dei lavoratori (ai sensi del D.lgs. 23 Aprile 2004 nr. 124 e rispettive modifiche).
E' stata appurata l'inosservanza delle norme che tutelano il rapporto di lavoro, nonché degli obblighi propri del sostituto d'imposta. Attraverso le dichiarazioni in atti e
la collaborazione del personale impiegato è stato accertato che i 7 lavoratori identificati hanno prestato la propria attività completamente "in nero". Gli stessi svolgevano
svariate mansioni: cuoco, camerieri, personale impiegato in cucina e persino il D.J addetto al karaoke.
L'intervento, eseguito congiuntamente al personale dell'ASL nr. 5 Spezzino – Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, ha portato all'applicazione della cosiddetta "maxisanzione" di 12.000 euro che, in caso di inottemperanza, salirà ulteriormente.
Come anticipato, si tratta di ulteriori sviluppi dell'operazione che, la scorsa estate ha portato al sequestro di un'area di circa 1.500 mq gestita abusivamente da un circolo Arci come un vero e proprio agricampeggio.
Già dai primi accertamenti erano state riscontrate sia carenze igienico sanitarie relative alla conservazione degli alimenti, che specifici pericoli per la sicurezza pubblica, considerata la vistosa precarietà delle strutture.
I finanzieri della Compagnia di Sarzana con l'ausilio della Sezione Aerea di Genova avevano poi effettuato una ricognizione utilizzando un elicottero NH-500 in dotazione al Corpo,
appurando, unitamente al personale del Comune di Santo Stefano Magra, la realizzazione abusiva dell'intero comprensorio, ad eccezione di alcune strutture in muratura.
Successivamente, i militari avevano effettuato un ulteriore accesso unitamente al personale dell'A.S.L nr. 5 Spezzino ed al personale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia al fine di riscontrare la sussistenza delle condizioni di sicurezza per i clienti anche in termini alimentari e costruttivi.
Era così stata rilevata la presenza di numerose carenze strutturali con presumibile stato di pericolo per l'incolumità pubblica; la deficienza negli apparati antincendio ed in generale una mancanza dei requisiti minimi per garantire la sicurezza ed una grave insufficienza igienico–alimentare con conseguente sequestro degli alimenti e l'immediata sospensione dell'attività. All'interno dell'area erano stati rinvenuti anche una serie di rifiuti pericolosi.
L'intero agricampeggio, che comprendeva 2 roulotte, utilizzate come dimore abitative per i clienti, un box esterno per i servizi doccia, un bagno chimico, 3 costruzioni in legno per il
ricovero dei cavalli e perfino una piscina, era stato sottoposto a sequestro e l'amministratore era stato denunciato alla Procura della Repubblica per interventi abusivi eseguiti in assenza del permesso di costruire in zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed ambientale e per abbandono di rifiuti).