Questo era proprio il senso del nostro pezzo: avere qualche risposta chiarificatrice su questioni ancora oscure, soprattutto dopo due mesi che questo giornale ha richiesto un'intervista senza mai ottenere neppure una risposta (vedi nostre mail alla presidente e alla segreteria del 4 gennaio, del 26 gennaio, del primo febbraio, per non parlare delle diverse ma inutili telefonate di sollecito...).
E dunque grazie, finalmente, per l'attenzione. Ma vediamo se la replica è riuscita a rispondere alle domande e a dare luce ai punti per noi ancora poco chiari.
Innanzitutto una domanda ci sorge spontanea: perché giudica "scorretto" il nostro pezzo? Quale mancanza avremmo avuto? Quali errori fatti? Sinceramente non riusciamo a capirlo...
Ma andiamo oltre e veniamo ai punti.
Noi dicevamo che operativamente non ci sembrava fosse cambiato nulla. Lei ricorda che l'operatività gestionale non può fermarsi e che i servizi devono essere garantiti. Giusto. Ma, ci permettiamo, cerchiamo che questa necessità non si riduca a buttare la palla in avanti: prendiamo atto che la governance prosegue con gli organismi rinnovati all'insegna della continuità e che l'annunciata chiusura viene rimandata a fine anno. Così lei ci dice.
Anche per ADSP siamo in "stand-by", anche in questo caso uno "stand-by" tecnico: la cessione delle quote ha avuto bisogno di una valutazione della società. Abbiamo capito che questo passaggio è stato fatto e dunque ci aspettiamo le azioni conseguenti. In tempi stretti, possibilmente.
Un'ultima questione che riteniamo lei non abbia chiarito: perché non sono stati inseriti i requisiti di onorabilità delle imprese all'interno del nuovo bando per la security di APLS? Solo perché è a breve termine? Se così fosse, non ci sembra una motivazione corretta.