"Quando stai per piangere ricorda che un giorno finirà tutto (...) tu riuscirai sempre a volare in alto nel cielo dell'amore" quasi una tragica profezia di questa assurda tragedia.
Già nel primissimo pomeriggio una folla commossa ha accolto a Fornola nel Piazzale degli uffici della Motorizzazione Civile la salma di Fabrizio Recchia, direttore tecnico della
Motorizzazione spezzina ed alpinista, scomparso nella tragedia di Gressoney-St-Jean, nel crollo della cascata di ghiaccio. Moltissimi anche i colleghi della motorizzazione, a cominciare da Giampaolo Castelli, dirrettore dell'ufficio della Spezia, da Giorgio Callegari, direttore D.G.T. Nord-Ovest, Motorizzazione Civile di Genova e dall'ex direttore Giuseppe SISCA, oggi direttore ad Asti.
Tanti gli amici, gli alpinisti del Cai, le aziende del settore dei trasporti, le autoscuole, i poliziotti della stradale che conoscevano Fabrizio Recchia e lo stimavano per la sua serietà nel lavoro.
Presenti diversi amministratori: Giorgio Cozzani, Sindaco di Follo, Fiorenzo Abruzzo sindaco di Vezzano Ligure ed Alberto Battilani, primo cittadino di Bolano.
Grazie ad un servizio navetta effettuato da pulmini è stata raggiunta la chiesa di Vezzano Alto.
Nell'omelia, monsignor Gianluca Galantini ha ripreso alcuni passaggi biblici che utilizzano la metafora della montagna per parlare di Dio. Come ha cantato recentemente la
Mannoia al Festival di Sanremo la vita è benedetta ma è fragile e appesa ad un filo che diventa saldo solo quando raggiunge Dio. Ora Fabrizio è sulla vetta e nella visione di Dio si gode il più bel panorama che abbia mai visto.
Un abbraccio corale e commosso che ha testimoniato, per riprendere di nuovo le parole di Mons. Galantini, che è importante vivere bene anche i momenti feriali nella nostra vita, come la passione per la montagna, per generare negli altri comunione e amore.
Questa mattina si sono svolte anche le esequie di Antonella Gallo, nella Cattedrale di Cristo Re, alla Spezia. Ieri, invece, ad Aulla e Caprigliola, i funerali di Antonella Gerini e Mauro Franceschini.