E' lei ad aprire la relazione con un excursus sulle azioni intraprese dall'amministrazione per allacciare un dialogo proficuo con i giovani della città, volano dell' iniziativa sono stati gli stessi ragazzi delle superiori attraverso questionari somministrati a scuola.
Grazie ad essi ci si è ad esempio resi conto della preoccupante entità del fenomeno delle dipendenze da gioco d'azzardo e da strumenti tecnologici.
E' così che, a tre anni e mezzo dall'insediamento della Giunta Cavarra, con delibera di gennaio si è finalmente deciso di formalizzare sulla carta la nascita della consulta dei giovani, organo con fini propositivi e consultivi. L'assessore ha colto l'occasione per invitare ad aderirvi sia persone nella fascia tra i 16 e i 30 anni che le associazioni con finalità sociali purché di Sarzana.
A seguire, l'intervento del Dottor Sbrana, docente di psicologia all'Università di Genova, il quale ha anticipato la trama di un racconto nient'affatto rassicurante.
Vittime dei suoi strali non sono stati certamente i giovani, più "ricchi" ma più soli e angosciati dal futuro, bensì le cause del loro malessere: il sistema sociale, lo Stato, la politica, la chiesa, le istituzioni pubbliche e i genitori.
"Nulla accade per caso" è la sua linea guida; ed ecco i nostri adolescenti ritratti in balìa di insegnanti rabbiosi e frustrati da 10 anni di leggi terribili (la Fornero, ad esempio, che ha scosso le loro aspettative pensionistiche), di una chiesa che tra il 2004 e il 2013 ha prodotto ben 884 preti accusati di pedofilia, della politica vista come incapace di arginare disoccupazione e crisi e solo di produrre di sé un'immagine di corruzione e distanza dai problemi reali, del disfacimento del sistema pensionistico dovuto agli scialaquii degli scorsi decenni e di uno Stato che da un lato lucra sul gioco d'azzardo (terza voce del PIL) e dall'altro inserisce la ludopatìa nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali). E in questo quadro tremendo si inseriscono gli "insegnamenti" da cui sono bombardati:
- solidarietà? No, individualismo
- meritocrazia? No, raccomandazione
- fatica? No, massimo risultato con minimo sforzo.
Nulla accade per caso: il 47% dei giovani fa uso di droghe (1 su 2!), e tra queste predomina l'ecstasy, il cui effetto principale è quello di dissolvere le inibizioni sociali. Il giovane riesce ad esprimere all'altro ciò che ha dentro senza limitazioni: è questo il più grande misuratore della tristezza di chi sceglie di farne uso.
La sua ricetta per concretizzare il cambiamento si compone di pochi ma complessi elementi: "Smetterla di sbagliare l'obiettivo del problema, che non sono i giovani ma i nostri limiti; date le condizioni create, smetterla di stupirci di fronte ad accadimenti estremi (come quello del ragazzo di Ferrara che ha ucciso barbaramente i genitori) per intraprendere piuttosto una lotta concreta contro il disfacimento dei valori, riprendere a far politica "da statisti", non per interessi di carriera e con lo studio di progetti di ampio respiro non limitati alla sola legislatura in corso e non avere diffidenza nei confronti dei giovani, ma dar loro fiducia".
In qualità di referente Arci nella nascente consulta ha preso infine la parola Marina Caprioni, è tra le mura di casa che trova lo spunto per analizzare più specificatamente la situazione di Sarzana, grazie al figlio post adolescente che non riesce a individuare in città uno spazio di aggregazione in cui riconoscersi. E mentre proliferano i "non luoghi" rappresentati da bar in cui consumare alcool, manca un'area di gratuità che accolga anche chi l'aperitivo non se lo può permettere e che, in casi estremi, matura quella rabbia che può sfociare in atti di vandalismo.
Nel dibattito che è seguito ha avuto particolare apprezzamento l'intervento del Consigliere comunale Valter Chiappini (M5S), primo propositore e poi strenuo fautore dell'istituzione della consulta, che ha fatto il punto non solo sui problemi derivanti da uso di alcool e droghe (evenienze capaci di rovinare i giovani, le loro famiglie e spesso di condizionare anche il futuro dei figli) ma anche su disturbi alimentari come anoressia e bulimia e comportamentali come bullismo e vandalismo. Denunciando numeri impressionanti - 700 ragazzi iscritti al SERT solo nella Val di Magra, numero da moltiplicare almeno per 3 ottenere la stima dei consumatori di stupefacenti abituali e frequenti - ha presentato ad una platea incredula il costo dell'affidamento dei ragazzi a strutture di recupero sopportato dalla ASL solo per la nostra provincia: più di 3 milioni di euro annui.
"Costo elevato - asserisce Chiappini - anche a causa dell'accettazione di "prezzi" elevatissimi imposti per singolo caso trattato, e per il protrarsi infinito delle cure. Un progetto già attuabile dalla consulta potrebbe proprio essere quello di introdurre strutture a minor costo o addirittura gratuite non già per ottenere un mero risparmio, ma per investire quanto risparmiato in prevenzione".
Chiude l'incontro l'Assessore Casini ribadendo l'impegno a far funzionare la consulta e respingendo il ragionamento della Caprioni secondo cui Sarzana mancherebbero gli spazi di aggregazione per i giovani.