E' quanto afferma il sindaco Marco Caluri che, per le località collinari ha in programma un progetto ampio e variegato, che poggia su più basi.
"Penso innanzitutto al recupero delle terre incolte e degli uliveti; un progetto di cui mi ero già occupato come assessore e che ora desidero ampliare e ristrutturare in maniera più ampia. In questo senso abbiamo già attivato le procedure per riportare i nostri terreni alla naturale vocazione agricola. Con il vice sindaco Casanova e il consigliere delegato all'agricoltura Maricanola faremo un censimento delle proprietà nella fascia costiera che dalla Serra si spinge fino a Tellaro, contattando i proprietari dei vari appezzamenti, al fine di coinvolgerli nella coltivazione diretta, o in alternativa, trovando forme associative volte a ridare impulso alla coltivazione dei terreni.
L'uliveto è una delle risorse più importanti della nostra terra; ci rendiamo conto che la coltivazione, specie per le persone anziane, è faticosa ( un tempo si caricavano i sacchi di olive sulle spalle). Per questa ragione l' idea è quella di tornare alla coltivazione, ma con tecniche moderne e avanzate. Un modo per non perdere l'identità e il legame con la nostra terra; tornare a farla rivivere con entusiasmo e trasmettere questa passione alle nuove generazioni, facendo in modo che l'uliveto possa tornare anche ad essere nuovamente, com' era un tempo, fonte di reddito per la famiglia.
Coltivare l'uliveto significa anche ripristinare muretti a secco, primo presidio di salvaguardia per il territorio. Per inciso, Regione e Provincia stanno elargendo ai proprietari che a suo tempo ne avevano fatto richiesta, i contributi per il ripristino dei muretti a secco. Certo, siamo consapevoli delle serie problematiche derivanti dai danni provocati dai cinghiali, ma con il Parco stiamo predisponendo un progetto per giungere ad una soluzione definitiva del problema; stiamo valutando con il parco e le altre entità preposte, l'ipotesi di utilizzare gabbie per la cattura incruenta degli animali.
Infine il prossimo anno, con i finanziamenti dell'asse 2014- 2020, proseguirà il progetto di recupero delle terre incolte, che porteremo avanti insieme al Comune di Ameglia e al Parco di Montemarcello. L'importanza strategica dell'area collinare è una carta che vogliamo certamente utilizzare sotto il profilo ambientale e turistico. A questo proposito, fra i progetti rientra anche quello di spostare il frantoio da Carbognano alla Località Redarca.