"Tu sei importante perché sei tu, e sei importante fino all'ultimo momento della tua vita". Parole di Cicely Saunders, infermiera, assistente sociale e medico, pioniera delle cure palliative, fondatrice negli anni ’60 della moderna concezione di Hospice. Parole che continuano a vibrare tra coloro che, per lavoro o volontariato, operano in tale ambito. Come La Libellula, associazione spezzina (presidente Franco Campanini, vice-presidente dott.ssa Marianna Rondini, oncologa) che dal 2016 con i suoi volontari collabora con ASL5, acquistando attrezzature e supportando le attività che si svolgono in Hospice.
E per contribuire a diffondere la conoscenza delle cure palliative, La Libellula organizza ogni anno uno, o più concerti: “Musica per abbattere il tabù”. Perché la musica, in particolare la musica classica, è sempre stata per La Libellula una modalità di promozione dell’associazione e di sensibilizzazione sulle cure palliative. Concerti non solo come momenti di intrattenimento, ma occasioni per allenare la capacità di ascolto. La musica è un linguaggio, e quando un musicista suona, ci sta dicendo qualcosa. Dipende dalla nostra capacità di ascolto, capire cosa. E se l’ascolto è il requisito fondamentale in una relazione di cura, nella cure palliative lo è ancora di più.
Con il patrocinio del Comune della Spezia e di ASL5, sabato 15 febbraio alle ore 18:00 sul palco della sala Dante alla Spezia, ci saranno Emanuele Pauletta, Giacomo Martinelli e Andrés González Nájera, tre chitarristi di grande talento, ciascuno con un curriculum ricchissimo. Hanno in comune la formazione con il Maestro Giampaolo Bandini al Conservatorio di Lucca “Luigi Boccherini”, la partecipazione a numerosi corsi di perfezionamento e masterclass con i principali esponenti del panorama chitarristico contemporaneo. Vincitori di concorsi, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali, nonché collaborazioni con nomi prestigiosi del mondo musicale, tutti e tre hanno già al loro attivo una produzione discografica.
Per La Libellula propongono “New Folk Songs”, un programma che, frutto di una ricerca musicale, vuole abbattere un altro tabù: il contrasto tra new e folk. L’idea alla base è infatti quella di unire questi due mondi, dando alla sonorità della musica popolare e della tradizione, un linguaggio musicale nuovo, più moderno e più vicino ai nostri giorni.
E la chitarra classica, strumento che nasce proprio dalla musica popolare, si presta molto, con la sua timbrica evocativa, a questa ricerca.
Spaziando dalla musica dei primi anni dell’800 fino a quella contemporanea, sveleranno al pubblico come compositori vissuti in un vasto arco temporale si siano approcciati al mondo popolare per tradurlo, con il loro genio musicale, in un linguaggio musicale nuovo e più rispondente a gusti moderni.
Il programma è diviso in due parti. La prima per esplorare, con le esecuzioni soliste del maestro Emanuele Pauletta, le possibilità tecniche offerte dalla chitarra. La seconda per arricchire di sonorità, con le esecuzioni in trio, la musica popolare.
L’ingresso è libero.
Eventuali informazioni: 391 4543482, info@lalibellula-curepalliative.it
