Alcuni giorni fa si è svolta la prima uscita didattica di quest’anno sul territorio per i piccoli della Scuola dell'Infanzia e per gli alunni della Scuola Primaria "Chierici-Podestà" di Piano di Madrignano, dell’Istituto Comprensivo “S. D’Acquisto” di Follo e Calice al Cornoviglio.
C'era tanta emozione e curiosità per quell'uscita oltre il cortile della scuola.
La visita, precedentemente preparata nelle varie classi, era finalizzata a promuovere la conoscenza del territorio e delle tradizioni contadine attraverso un sistema di apprendimento più fluido e meno standardizzato. I linguaggi delle diverse discipline ed educazioni, si sono così piacevolmente incontrati.
Paola e Roberta Bugliani, le sorelle proprietarie dell'Az. La Chiosa di Piano di Madrignano, hanno offerto agli alunni la possibilità di entrare nell’ antica cantina padronale. Quando il cancello della tenuta si è aperto, la visita ha avuto inizio.
Stupore, negli occhi di grandi e piccini: la stalla in cui la famiglia prima allevava la mucca e poi i conigli, il fienile, il nuovo apiario, le piante aromatiche e il pergolo di kiwi, la vecchia botte diventata fioriera...Intorno all'abitazione, l'antico vigneto dai tronchi nodosi e contorti è testimone silenzioso.
Entriamo nella cantina dalle pareti in sasso e recentemente messa a norma. I vecchi attrezzi restano a raccontare del lavoro svolto in passato.
Ecco, Paola e Roberta si alternano nel racconto. Sono entrambe due insegnanti e si sente. Con dei cartelloni semplici ed accattivanti ci illustrano il processo della vinificazione e, spiegano aiutate dall'Acino, Cin Cin, come si svolgono la coltivazione della vite, la lavorazione dell'uva e la produzione del vino. Tutto è semplice e coinvolgente.
I bimbi si avvicinano sempre più alle due vignaiole. Forse la vicinanza dà loro la sensazione di entrare in quel mondo lontano, che solo alcuni conoscono. Il racconto li affascina e le loro domande escono pertinenti e numerose.
Le sorelle, con voce pacata e con il sorriso, raccontano la storia della loro famiglia, storia che si intreccia con la Storia dell'Italia: "Non erano solo i ricordi dell'infanzia, di giochi nel vigneto insieme allo zio, al nonno e a papà, a spingerci a riprendere le fila della cantina ma, anche il desiderio di continuare a far vivere il sogno di chi ci ha preceduto. Un giorno, in casa dello zio Luigi Manfredi, tra le tante carte conservate con cura, in una cartella assai vissuta, abbiamo rinvenuto l'atto notarile di acquisto del terreno della Chiosa, da parte del bisnonno Luigi. Quel documento ingiallito del 1880, con apposto lo stemma della Famiglia Reale dei Savoia, è stata un’emozione forte.”
Tutta la coltivazione è biologica e l'attenzione all'ambiente è presente in tutte le fasi della lavorazione. La raccolta dell'uva è eseguita a mano e la vinificazione segue il metodo tradizionale.
I bimbi sono rimasti sorpresi dai silos del vino in acciaio, dalla barrique per il vino riserva e dai vari attrezzi. Nel racconto delle due sorelle si sono percepiti i valori e la passione che sono alla base della nuova cantina. Quella cantina è il loro sogno condiviso con i reciproci famigliari, accomunati da radici, arte, cultura, tradizioni e amore per la propria terra. Le etichette di Syrah e Vermentino sono state disegnate da Paola e anche il nome dei vini sono dedicate alla memoria dei loro genitori, Rita ed Ercole: Fort’Ercole e Rit’orna.
Una volta rientrati a scuola, i bambini hanno condiviso racconti ed emozioni sull’esperienza vissuta.
E poi la sorpresa finale, la narrazione del racconto di fantasia “Il nano del Castello e il vino Gocce d'oro”.
L'attenzione costante dei bimbi ha evidenziato come l'attività sia stata per loro di grande interesse. Hanno compreso l'importanza del vino come prodotto tipico del territorio e la complessità del lavoro di questa piccola azienda. Chissà che tra qualche anno qualcuno di loro non trasformi questa curiosità in qualcosa di molto più importante.
Si ringrazia Paola e Roberta Bugliani per la preziosa collaborazione.