Il sindaco di Levanto, Luca Del Bello, ringrazia Poste Italiane per aver accolto le richieste dei cittadini levantesi e aver disposto l’apertura pomeridiana dell’ufficio temporaneo di piazza Cavour e la riattivazione del “postamat” di via Jacopo.
“Sono soddisfatto dell’attenzione che Poste Italiane ha riservato alle esigenze manifestate dagli utenti e che io, dopo alcuni solleciti, mi sono visto costretto a formalizzare in una querela per conferire alle richieste uno status giuridico. Non è gradevole per nessuno dover intraprendere queste strade per tutelare il legittimo diritto dei cittadini ad avere servizi all’altezza di una società moderna e digitalizzata, ma spero che tutti capiranno che è dovere di un sindaco, in quanto rappresentante delle istanze di un’intera comunità, adottare anche iniziative estreme quando le rivendicazioni verbali non ottengono un giusto riconoscimento. Grazie, quindi, ai responsabili di Poste Italiane per aver compreso i problemi evidenziati ed aver trovato una soluzione che consenta di arrivare alla fine dei lavori limitando i disagi per gli utenti. E grazie anche ai cittadini per aver segnalato in maniera civile i disservizi e per la pazienza con la quale sono certo affronteranno questa nuova situazione fino alla definitiva soluzione con il ritorno degli sportelli nella loro naturale sede di via Jacopo. Colgo però l’occasione per invitare Poste Italiane a risolvere anche il problema della mancata consegna della corrispondenza in alcune frazioni: anche questa situazione più volta segnalata e fonte di grave disagio per gli abitanti di alcuni centri della vallata".
"Quest’esperienza comunque insegna che quando le legittime istanze dei cittadini vengono rivolte direttamente alle istituzioni territoriali che le rappresentano e da queste sono accolte, condivise e sostenute, si genera una tale forza di persuasione che solo un’intera comunità può avere. E che aiuta nel portare a termine con successo delle vertenze che altrimenti sarebbero perse. Purtroppo devo constatare che i Comuni sempre più spesso rappresentano l’ultimo baluardo a difesa dei servizi pubblici: anche quelli erogati da terzi, visto che quando questi vengono meno ai loro doveri sono gli enti pubblici ad essere costretti a farsene carico anche finanziariamente”, conclude il primo cittadino.