Innovazione, sostenibilità e crescita: il porto della Spezia guarda al futuro con determinazione. Nella conferenza tenutasi presso la sede di Contship alla Spezia, i vertici dell’azienda hanno tracciato un bilancio del 2024 e delineato strategie ambiziose per il 2025. Tra nuovi investimenti infrastrutturali, modernizzazione tecnologica e un rinnovato impegno per la sicurezza sul lavoro, il porto si prepara a consolidare il proprio ruolo di leader nel settore dello shipping italiano. "Abbiamo affrontato un anno di grandi sfide, ma anche di opportunità straordinarie," ha dichiarato il CEO Matthieu Gasselin, aprendo la discussione.
“Un anno intenso che era partito con tre obiettivi: l’internalizzazione delle ralle, il famoso carosello che ormai funziona bene, il rilancio del progetto Ravano con la gara che domani dovrebbe vedere l'assegnazione del bando e, infine, riportare i volumi alla Spezia. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, confidiamo di arrivare al 12-13% in più rispetto al 2023, tenendo conto di quanto accaduto nel Mar Rosso a gennaio scorso," ha dichiarato Gasselin. "Abbiamo un segnale di ripresa dei volumi per la prima volta dal 2018, e ciò dimostra una tendenza in crescita."
Gasselin ha anche ribadito l’impegno per la sicurezza sul lavoro: “L'aspetto della sicurezza è fondamentale e ci richiama ogni volta all'attenzione. È importante per i ragazzi che lavorano in porto e sulle banchine. L’anno prossimo dovremo essere ancora più precisi perché ci saranno cantieri del Ravano e anche perché abbiamo delineato altri investimenti". Il CEO si è soffermato sugli obiettivi strutturali previsti: "Avremo nuove gru per il Molo Fornelli; per metterle, però, dobbiamo rinforzare il piazzale. Prima di completare questa operazione, dobbiamo avere Molo Ravano pronto, perché altrimenti significherebbe non avere più una banchina operativa. Al Molo Ravano la partenza, post completamento dei lavori, è confermata per i primi mesi del 2027".
Infine, Gasselin ha esposto una visione unitaria del porto per il futuro: "Abbiamo sviluppato un progetto che considera il porto nel suo insieme e non più come un sistema separato tra Ravano e Fornelli. Rifaremo tutto il porto, con una nuova palazzina e una nuova officina per le ralle.”
Luca Trevisan, Direttore delle Risorse Umane, ha evidenziato i progressi nell’organizzazione del personale: “Da inizio anno a oggi sono state assunte 155 persone, tutte con contratto full time. Abbiamo affrontato un momento relativamente complesso, quello dell'armonizzazione delle 113 persone che provenivano da un’altra azienda, con abitudini diverse rispetto al modo di lavorare di Contship. Per questo abbiamo dovuto attivare un percorso di inserimento culturale, spiegando come vogliamo che si lavori in azienda. Ora le cose funzionano bene.”
Trevisan ha posto l’accento sulla formazione culturale e operativa come strumenti chiave per garantire efficienza e integrazione. “Il nuovo Molo Ravano avrà una tecnologia diversa rispetto al resto del porto. Avremo molte macchine che potranno essere controllate da remoto, garantendo due vantaggi fondamentali: il primo è la sicurezza sul lavoro, poiché togliere le persone da aree con carichi in movimento riduce il rischio; il secondo è che le postazioni da remoto saranno enormemente più confortevoli rispetto al lavoro sul piazzale.”
Questo processo, ha spiegato Trevisan, richiederà un impegno significativo per il reskilling del personale esistente e la formazione di giovani neoassunti: “Contemporaneamente assumeremo giovani, formandoli sia sulle macchine attualmente in uso nel porto sia su quelle che arriveranno. Anche loro, a loro volta, saranno riqualificati per lavorare su macchine a controllo remoto. Questo è un grosso sforzo per l’azienda, ma ci permetterà di prolungare la carriera dei nostri lavoratori fino alla pensione. Formazione operativa, tecnica e culturale saranno i pilastri di questa trasformazione.”
Cristiano Pieragnolo, Direttore Commerciale, ha analizzato le dinamiche di mercato e le opportunità colte nel 2024. “Un anno che ci ha dato l’opportunità di affrontare determinate situazioni, permettendoci di comprendere le dinamiche che stanno condizionando il mercato dello shipping e di adattarci ai nuovi contesti. Siamo partiti a inizio anno con la crisi del Mar Rosso, ma il porto ha reagito molto bene grazie alla sua storica flessibilità. Abbiamo sfruttato questo valore aggiunto per coprire i gap creatisi. Ciò ci ha permesso di riprendere il volano dei volumi e guardare con ottimismo al futuro. LSCT chiuderà il 2024 come il porto italiano con la maggiore crescita dei volumi”.
In attesa dell'ufficialità, Pieragnolo annuncia il ritorno di un servizio fondamentale per il porto spezzino: “Abbiamo chiuso il rinnovo con l'ultimo cliente per il 2025; tutti hanno confermato la loro presenza per il nuovo anno, con un incremento di servizi previsto. Tornerà anche uno dei servizi principali per l’export negli Stati Uniti, che avevamo perso. Questo per noi è fondamentale. Abbiamo potuto constatare che il mercato probabilmente ci riconosce un valore che, a volte, noi stessi dimentichiamo di avere.”
Infine, Alessandro Pellegri, Chief Operations Officer, ha illustrato i piani di modernizzazione delle infrastrutture e delle attrezzature. “Per quanto riguarda i mezzi, alcuni investimenti sono già iniziati. Abbiamo già introdotto delle ralle nuove; quest'anno ne abbiamo previste una quindicina e, nel giro di un paio d’anni, sostituiremo l’intera flotta. Sul Ravano inizieremo a breve: una volta affidato l'appalto, partiranno i lavori. Inoltre, abbiamo approvato un progetto per il Molo Fornelli, che prevede la sostituzione di tre vecchie gru di banchina con quattro nuove gru remotizzate, rendendo l'intero parco più efficiente.”
Pellegri ha anche descritto il piano di riqualificazione complessiva del terminal: “Dal punto di vista civile, il terminal cambierà volto. Calata Paita verrà gradualmente restituita alla città. Il progetto si concentrerà sui tre moli: il Garibaldi, che sarà strutturalmente rivisto, il Fornelli e il nuovo Ravano. Anche gli uffici operativi e tecnici verranno riqualificati, e l’area manutentiva attualmente situata ai margini del Molo Ravano sarà spostata in una zona più centrale. Infine, sono previsti aggiornamenti informatici per supportare i processi di automazione.”