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Un dialogo e un monologo teatrale per cercare di capire le cause della violenza di genere In evidenza

Prosegue la campagna #IoLoChiedo di Amnesty International Italia per indrodurre nella legislazione il principio del consenso nei reati di stupro.

Lunedi 18 novembre 2024 alle ore 17.30, presso Sunspace, in via Sapri 68 alla Spezia, si terrà un evento pubblico in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Dopo i saluti di Luca Comiti, Segretario generale Cgil La Spezia, interverranno Laura Ghiglione, Segretaria confederale nazionale Cgil e Alba Bonetti, Presidente Nazionale Amnesty International. Moderatrice del dibattito sarà Roberta Maggese, Caposervizio de La Nazione della Spezia. Seguirà il monologo teatrale con Susanna Sturlese “What were you wearing?” di Mary Simmerling. Parteciperanno successivamente in qualità di relatrici Francesca Tarantini, Coordinamento donne Cgil La Spezia, Isa Raffellini, Coordinamento regionale donne Spi Cgil, Valentina Bosello, Vice referente Amnesty La Spezia, Francesca Bisiani, Responsabile di Amnesty International Circoscrizione Liguria.

“Con la campagna #IoLoChiedo, Amnesty International Italia ribadisce da anni la necessità di un adeguamento della legislazione italiana e l’introduzione del principio del consenso nei reati di stupro. - ha precisato Francesca Bisiani - In Italia il codice penale fa riferimento ad una definizione di stupro basata esclusivamente sull’uso della forza o della coercizione: l’articolo 609-bis punisce solo chi “con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe taluno a compiere o subire atti sessuali”. Non vi è alcun riferimento al principio del consenso, così come previsto dall’articolo 36 della Convenzione di Istanbul, ratificata dal nostro paese nel 2014”.

Tramite una lettera aperta, Amnesty International Italia e 11 organizzazioni per i diritti umani e della società civile hanno chiesto ai negoziatori della presidenza belga del Consiglio dell’Unione europea, agli stati membri, al Parlamento europeo e alla Commissione europea, di adottare una Direttiva solida e di garantire misure efficaci in materia di prevenzione, protezione, sostegno alle vittime e procedimenti penali per affrontare una serie di reati, inclusi quelli legati a forme di violenza di genere.

“Sebbene ci siano degli elementi positivi - ha dichiarato il portavoce di Amnesty International Italia Riccardo Noury- la Direttiva europea avrebbe dovuto contenere misure forti e vincolanti in materia di stupro e violenza sessuale domestica, come il concetto di consenso e percorsi sicuri di denuncia per le donne in condizione di irregolarità; ma così non è stato. Non ci resta quindi che appellarci agli stati membri dell’Unione europea affinché si diano obiettivi molto più ambiziosi e concreti nell’attuazione di questa Direttiva”.

L’organizzazione per i diritti umani segnala che i femminicidi hanno dominato le notizie durante tutto il 2023. Secondo i dati del Ministero dell’Interno, in Italia sono state 118 le donne vittime di omicidio nel 2023, con 96 di questi casi riconducibili a contesti familiari o affettivi. Per questo Amnesty International Italia continua a portare avanti una campagna di sensibilizzazione volta a rafforzare la consapevolezza nelle giovani generazioni sul tema dello stupro, sugli stereotipi di genere da combattere e chiarire il concetto del consenso.

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