Incontro davvero stimolante quello che si è svolto nei giorni scorsi presso il centro sociale Anelito Barontini di Sarzana dove si è discusso della necessità di preservare il suolo e recuperare terreno, nel senso letterale dell’espressione, per il rilancio di un’economia green ed eco-sosteniibile nella vallata del Magra.
L’associazione “Sarzana si può” ha invitato per l’occasione il prof. Paolo Pileri, ordinario di Pianificazione Territoriale Ambientale del Politecnico di Milano, che ha presentato la sua ultima pubblicazione “Dalla parte del suolo: l’ecosistema invisibile” di fronte ad una platea gremita di cittadini, amministratori comunali, rappresentanti di associazioni civiche e ambientaliste, docenti e studenti.
“In un cucchiaino di terra sana ci sono più di 9 miliardi di unità di vita: il 30% della biodiversità del pianeta terrestre è nei primi 30 cm di suolo”
“Il suolo non è una risorsa intesa come merce al servizio dell’uomo e sua di diritto, il suolo è un ecosistema, ovvero una unità di base per la vita”
“La funzione più importante del suolo è trattenere dentro sé l’acqua, non farsela scappare”.
Dopo aver definito le qualità del suolo, il professore è passato alle considerazioni critiche sull’operato umano: attraverso la definizione di “terrapiattismo urbanistico” ha indicato la caratteristica dei piani urbanistici che descrivono lo stato d’uso dei suoli delineando attraverso un mosaico di colori ciò che è urbanizzato o urbanizzabile e lasciando quel che rimane come area bianca, senza nome né identità, a sottolineare che ciò che conta è ciò che sarà volume edilizio o infrastruttura, non i suoli liberi, agricoli o naturali.
Bloccare la cementificazione, depavimentare, recuperare l’edificato esistente e salvaguardare le aree naturali ancora libere sono le parole d’ordine per recuperare il rapporto uomo-ambiente, un’impresa non facile né rapida ma indispensabile per rispondere alle variazioni climatiche che provocano tanti disastri con una corretta pianificazione del territorio che coniughi il rispetto per la natura con uno sviluppo davvero eco-sostenibile.
Applausi e tante domande al prof. Pileri nel corso dell’incontro che si è protratto ben oltre l’orario previsto per il grande interesse dimostrato dal pubblico presente in sala.