Un giorno di grande importanza per la comunità sarzanese: ieri pomeriggio, 18 ottobre, si è svolta la cerimonia ufficiale di consegna delle chiavi al primo inquilino del complesso residenziale del progetto Botta. Questo evento segna una tappa fondamentale di un percorso lungo e complesso, iniziato nel lontano 2007, e caratterizzato da difficoltà burocratiche, economiche e amministrative.
Un traguardo tutt’altro che scontato
Durante la cerimonia, la sindaca Cristina Ponzanelli ha sottolineato le difficoltà che il progetto ha dovuto affrontare negli ultimi anni:
"Oggi è un giorno che poteva non accadere, questa è la verità. Non era affatto scontato che ci saremmo trovati qui a consegnare il primo dei 33 appartamenti a una famiglia sarzanese. Dal nostro arrivo, nel 2018, abbiamo vissuto questo progetto come una vera spada di Damocle. Il rischio di fallimento era reale, non solo dal punto di vista organizzativo, ma anche dal punto di vista economico-finanziario per il Comune."
Queste parole restituiscono il quadro di un progetto che ha rischiato più volte di arenarsi. Tuttavia, grazie alla determinazione dell’amministrazione comunale e al supporto di enti regionali e locali, si è riusciti a portare a termine l’intervento. Ora, con la consegna delle prime chiavi, il complesso prende finalmente vita, offrendo 33 appartamenti a canone agevolato per altrettanti nuclei familiari sarzanesi.
Un avviso pubblico ha regolamentato le assegnazioni
Gli appartamenti sono stati assegnati in seguito a un avviso pubblico che ha stilato una graduatoria basata su requisiti economici e familiari. Gli alloggi sono disponibili a canoni calmierati, calcolati in base alle dimensioni degli appartamenti, come spiega Elisabetta Bacigalupi degli uffici comunali:
"Gli affitti variano tra i 250 euro per gli appartamenti da 56 metri quadri e i 500 euro per quello più grande, di circa 80 metri quadri. La maggior parte dei canoni si attesta tra i 280 e i 350 euro mensili."
Questa politica di canoni agevolati risponde all’obiettivo di offrire una soluzione abitativa sostenibile per le famiglie più fragili, garantendo dignità e stabilità economica.
Un effetto positivo anche su Marinella e il progetto PINQUA
Il primo nucleo familiare ad aver firmato il contratto di affitto e ricevuto le chiavi, ha liberato l’ultimo appartamento nel borgo di Marinella. Questo passaggio ha un valore simbolico e pratico: permette l’avvio dei cantieri per il progetto PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare), destinato a riqualificare l’area di Marinella e a creare nuove opportunità di sviluppo per tutta la comunità