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Sarzana, la musica entra nel reparto di oncologia e nella RSA In evidenza

di Alisia Nobili - Per dare un momento di sollievo a chi soffre e per favorire l'incontro degli anziani con i giovani.

Presso la Fondazione Carispezia è stata presentata la seconda edizione del festival Lunae Musica, organizzato dall’Associazione Musicale Lunaensemble, rappresentata dalla sua presidente Eleonora Di Dato e dal direttore artistico, maestro Luciano Bonci.

Il festival Lunae Musica e il progetto correlato ad esso, Musica e Sostenibilità, sono finanziati dalla Fondazione Carispezia, con il supporto del Comune di Sarzana e con partner ASL 5 nella struttura complessa di oncologia, la Breast Unit del levante Ligure, il consorzio blu della Liguria e il Liceo Musicale Cardarelli.

Il Progetto rappresenta un nuovo modello di offerta culturale dove la collaborazione fra enti pubblici e privati permette di estendere la fruibilità della musica a una platea sempre più vasta e di offrire, attraverso essa, momenti di sollievo e una qualità di vita migliore ai pazienti fragili e agli anziani residenti nelle case di riposo, che rappresentano una fascia a rischio di esclusione sociale.
L’obiettivo è quello di andare incontro anche alle esigenze spirituali del paziente, permettendo alla persona malata di esprimere il meglio di sé nei momenti difficili della vita.


L’ Assessore alle politiche sociali del Comune di Sarzana Sara Viola afferma: “Sono lieta che il progetto possa svolgersi ed esprimersi all’interno della nostra rsa, gestita in maniera egregia dal consorzio blu che cerca di dare sollievo, divertimento e tutto ciò di cui si ha bisogno all’interno di una casa di riposo.
Penso che cultura e sociale siano uniti in maniera indissolubile e le persone che si trovano in condizioni di fragilità devono poter vivere le stesse opportunità delle altre.
Questo progetto dà una risposta immediata e sia per i pazienti oncologici che per i nostri anziani vivere momenti come la musica, la cultura e l’intrattenimento è veramente un qualcosa di molto importante”.

Il Festival si pone due obiettivi fondamentali, il primo è quello di portare la musica direttamente dentro all’ospedale e questo attraverso videoregistrazioni dei concerti che verranno proiettate nelle sale chemioterapiche, nel reparto di oncologia e negli ambulatori della Breast Unit, il secondo obiettivo è quello di portare, fin dove possibile, i giovani all’interno delle strutture.
Legare i giovani con gli anziani attraverso due concerti che avranno un’anteprima direttamente nella sala ricreativa delle rsa Sabbadini ovvero un concerto dei ragazzi del liceo e quello del quartetto di chitarre.


“L’oncologia spezzina crede fortemente in una umanizzazione delle cure. Proprio quando la politica sociale e le istituzioni si uniscono facendo un lavoro di qualità sulla persona, la società deve sentirsi positivamente sostenuta perché ognuno di noi può ritrovarsi in quella condizione in qualsiasi momento- afferma la Dottoressa Marianna Rondini, oncologa- Prendersi cura non è semplicemente dare una ricetta con dei farmaci ma interpretare i bisogni assistenziali, che partono dalle esigenze umane. Una persona malata vuole essere guardata nel profondo e credo che la musica permetta proprio questo”.

 
La Dott.ssa Monica Ferrara afferma: “È necessario prendere in carico la persona nella sua globalità, con un occhio verso il suo vissuto e le sue criticità.
L’intervento di integrazione di strategie come l’utilizzo della musica va a toccare proprio le corde che aiutano il paziente non solo sui sintomi legati alla somministrazione delle terapie ma anche sullo stato emotivo”.

Sottolinea Sara Bonicelli Responsabile del servizio rsa del consorzio della Liguria: “Questa opportunità è fondamentale perché inserisce tramite i ragazzi del liceo l’importanza della comunicazione con la musica, un linguaggio comune, che raggiunge, nonostante ogni difficolta cognitiva che vi può essere, i nostri pazienti.
Fondamentale è il contatto con i giovani che spesso nelle realtà come le rsa viene a mancare.
Lo scambio che più appaga gli ospiti anziani è il contatto con i giovani, con le generazioni future”.


La musicoterapia ha dimostrato grossi vantaggi sulle tareapie e sull’affronto di esse da parte dei pazienti e il gradimento dell’ascolto musicale verrà valutato tramite dei test, se la proposta sarà risultata piacevole si cercherà di rilanciarla anche per il futuro.

 

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