Nella giornata di lunedì 29 luglio, Mondo Aperto, con i suoi mediatori e mediatrici, era presente durante l’approdo della nave Sea Watch 5 e lo sbarco delle 156 persone migranti, di cui 46 minori.
La presenza della Cooperativa Sociale è stata fondamentale per garantire il servizio di mediazione interculturale e linguistica durante tutto il processo che segue la discesa dalla nave. Infatti, le persone migranti devono passare prima un “blocco sanitario” gestito dalla ASL e successivamente un “blocco questura”, gestito dalla Polizia di Frontiera. Durante entrambi i momenti, la presenza di un mediatore o mediatrice che conosce la lingua madre della persona migrante garantisce sia una comunicazione efficace con il personale medico e di polizia, sia la tutela dei diritti della persona, in particolare dei minori. Lo status di minore, infatti, garantisce diritti diversi in base alla nazione di provenienza, ed è fondamentale informare i minori dei diversi o nuovi diritti acquisiti.
"Durante la giornata di lunedì 29, abbiamo potuto apprezzare nuovamente l’impegno, la dedizione e passione nel lavoro di mediazione svolto dalle persone che collaborano con Mondo Aperto, ma vogliamo ringraziare tutto il personale coinvolto. Infatti, Polizia di Frontiera, ASL, Croce Rossa, Caritas, e Mondo Aperto hanno collaborato per tutta la durata del processo di arrivo delle persone migranti, garantendone salute e sicurezza. Ringraziamo quindi tutte le persone con cui abbiamo potuto lavorare nuovamente, sancendo un supporto reciproco duraturo", afferma Florentina Stefanidhi, Presidente Cooperativa Sociale Mondo Aperto.