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Il noto giornalista sportivo Italo Cucci alla Spezia per rendere omaggio ai Campioni del '44 In evidenza

Oggi è l'ultimo giorno a disposizione per poter vedere la mostra "Spezia, 80 anni da una storica vittoria".

Si avvia a conclusione l'evento "Spezia 80 anni da una storica vittoria", voluto ed organizzato dalla Provincia della Spezia per raccontare e ricordare la mitica vittoria del campionato di calcio del 1944.

Ieri pomeriggio, sfidando il caldo, gli appassionati dello Spezia e della storia della nostra provincia hanno riempito la sala consiliare del palazzo di via Veneto per ascoltare la conferenza "La lunga linea bianca". A raccontare la storia delle "aquile" cerano lo scrittore e giornalista Armando Napoletano ed il noto giornalista Italo Cucci, scrittore e giornalista già direttore del Guerin Sportivo che proprio nella sua veste di esperto e di profondo conoscitore della storia di questo sport, accompagnati dalle letture di Riccardo Monopoli.
Ad aprire la cerimonia le parole del Presidente della Provincia Pierluigi Perracchini, con il delegato del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco della Spezia, Pietro Muscinesi. Assenti giustificati i rappresentanti dello Spezia calcio già impegnati nelle attività pre campionato e che giovedì, con una delegazione delle giovanili, hanno visitato la mostra multimediale nella sede dell'Ente.

"Lo scudetto dello Spezia del 1944 non è solo un mito sportivo che giustamente negli anni c'è stato riconosciuto, me è un valore aggiunto al patrimonio storico e culturale delle nostre comunità. Ancora oggi quella vittoria e quella squadra le sentiamo nostre. Per questo la storia di questo scudetto che abbiamo fortemente voluto come spezzini, non solo come tifosi.
Lo hanno conquistato un gruppo di ragazzi che hanno vestito la gloriosa divisa dei Vigili del fuoco, dei "pompieri" come qualcuno ancora li chiamava in quegli anni, partecipando ad un campionato atipico, ma sempre regolare, nei giorni in cui l'Italia viveva uno dei momenti più tragici della storia più recente.
Rivivere quell'esperienza, in questi giorni, tra questi cimeli, grazie ai relatori delle conferenze, ci ha regalato delle sensazioni che ottant'anni non hanno ancora consumato e che gli anni avvenire, questo deve essere il nostro impegno, non dovranno scalfire - ha spiegato il Presidente Peracchini - La mostra che abbiamo organizzato è veramente piaciuta ed in tanti ci hanno detto che, visitandola, hanno scoperto anche aspetti storici e umani di quello Spezia e di quella squadra che non conoscevano.
Quella vittoria, in un momento di grande crisi, seppe unire gli spezzini in un sentimento di speranza come solo lo sport può dare. Avvenne quello che può accadere quando anche una squadra di calcio può diventare ciò di cui una comunità sperduta ha bisogno: un simbolo positivo in cui ritrovarsi. Per questo, ma non solo come sportivi, abbiamo il dovere di non perderne il significato storico e sociale".

La manifestazione di ieri, con l'arrivo della coppa originale vinta nel 1944 e portata in trionfo da una rappresentanza dei Vigili del Fuoco, ha avuto un degno prologo con un premio, una maglia commemorativa, che il Presidente Peracchini ha consegnato ad una "formazione ideale" di storici giocatori dello Spezia che hanno aderito all'iniziativa. Ecco la compagine: Pierluigi Masoni, Vittorio Memo, Francesco Fazio, Wando Persia, Alberto Boggio, Alberto Battistoni, Gianni Di Stasio, Sergio Persia, Marco Biloni e Leonardo Incerti. Non tutti, ovviamente, erano presenti, ma sono stati ricordati comunque con la "consegna" della loro maglia riprodotta per l'occasione.
Un premio anche ad un giovane spezzino che ha deciso di raccontare la storia del mito dello Spezia nella sua tesina di diploma. Applausi ed un riconoscimento quindi per Mirko Scamardella autore della tesina "lo sport che vinse la guerra".
Nella giornata di commemorazione è stato poi ricordato che lo scorso 16 luglio, la tribuna dello stadio Alberto Picco, i cui cimeli sono esposti in questi giorni in Provincia, è stata dedicata proprio alla squadra dei Vigili del Fuoco che vinse la competizione nel 1944.

Il giornalista Italo Cucci ha raccontato il calcio come fenomeno non solo sportivo ma anche culturale.
La storica penna del Guerin Sportivo (arrivato alla Spezia da Pantelleria) ha deliziato il pubblico con aneddoti personali riguardante i grandi giocatori.
Dopo quasi due ore di monologo la giornata si è conclusa con la premiazione di Italo Cucci da parte dei consiglieri Provinciali, Gabriella Crovara e Marco Tarabugi.

La mostra allestita a palazzo provinciale resterà aperta ancora oggi, domenica 28 luglio dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 18.00 alle ore 23.00. Visitandola sarà possibile ammirare il percorso multimediale con le ricostruzioni audio e video dell'impresa, le maglie storiche, le tantissime immagini e i cimeli originali come la coppa vinta dalla squadra in quel 1944.
Tra le novità delle ultime ore c'è un suggestivo quadro del pittore spezzino Federico Anselmi, recentemente scomparso, che è possibile ammirare completando il percorso espositivo. Questo, così come tanti altri oggetti e ricordi, fa parte delle testimonianze con cui molti appassionati privati della storia dello spezia hanno voluto contribuire per arricchire questa mostra.


NOTA
La mostra evento è stata organizzata dalla Provincia della Spezia, con lo Spezia Calcio, in collaborazione con il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco e del Comune della Spezia, e con il contributo tecnico di esperti, aziende e appassionati.
Si tratta realmente di un'occasione irripetibile per rivivere, attraverso una vera esperienza sensoriale, l'impresa del 1944. Non solo tramite gli oggetti, ma anche attraverso le immagini, i suoni e le voci dei protagonisti, osservando i cimeli, dalla coppa di quel campionato alle maglie, si potrà comprendere l'importanza di un'impresa che andò ben oltre il solo merito sportivo.



NOTE STORICHE
Dopo l'8 Settembre 1943 la Federcalcio, trasferita da Roma a Venezia, decide di organizzare in sostituzione del campionato 1943-44 un torneo con formula mista su base regionale aperto a squadre di serie A, B e C.
I gironi vengono definiti territorialmente per evitare trasferte lunghe, onerose e pericolose; l'avanzata degli alleati e i bombardamenti sulle città impongono di limitare o di escludere la disputa delle partite in alcune aree particolarmente a rischio.
Lo Spezia, che ha disputato il campionato 1942/43 in serie B, gioca sotto l'egida del 42° Corpo dei Vigili del Fuoco della città ligure. La squadra spezzina è costretto a giocare in Emilia anche le partite casalinghe, lo Stadio Alberto Picco è infatti inagibile per le distruzioni dovute alla sua collocazione limitrofa all'arsenale militare base della Regia Marina fino alla notte dell'8 settembre 1943.
Nel Gennaio del 1944 iniziarono sei tornei divisi per zone: Piemonte-Liguria, Lombardia, Veneto, Venezia-Giulia, Mista Emilia, Toscana, Lazio. Da questi scaturiranno, dopo la disputa delle semifinali, le quattro squadre che a Luglio si andranno a contendere il titolo nelle finali di Milano.
Risultano qualificate a conclusione della prima fase:
· Torino e Juventus
· Ambrosiana Inter e Varese
· Venezia
· Vicenza – che cede il posto al Verona
· Ampelea e Triestina
· Bologna e Cesena
· Faenza e Forlimpopoli
· Modena e Carpi
· Spezia VVFF e Suzzara
· Montecatini
· Lazio
E dalle successive semifinali:
· Torino
· Venezia
· Spezia VVFF
Ci sarebbe anche la Lazio, ma è sotto la linea Gotica che divide l'Italia. Per questo non è ammessa alle finali di Milano.
Il TORINO che gioca con le insegne FIAT, campione in carica 1942/43, si presenta con un record di 26 partite, 20 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Reti fatte 105 e 35 subite. Migliori realizzatori: Piola 27 reti, Mazzola 21, Gabetto 20.
Il VENEZIA schierato come Ispettorato del Lavoro, terzo classificato nel campionato 1941/42, si presenta con un record di 16 partite, 12 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Reti fatte 46 e 12 subite. Migliore realizzatore: Astorri 21 reti.
Lo SPEZIA VVFF, sesto classificato nella ordinaria veste di Spezia F.B.C nel campionato di serie B 1942/43, si presenta con un record di 18 partite, 13 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta. Reti fatte 35 e 12 subite. Migliori realizzatori: Costa e Angelini 7 reti ciascuno.

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