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"Il Parco Letterario dedicato a Shelley a Lerici è un rifugio per l'anima e lo spirito" In evidenza

Un omaggio al poeta romantico tra arte e natura

Si è tenuta ieri pomeriggio l'inaugurazione del Parco Shelley a Lerici. Un nostro lettore, Guido Daelli, ci ha mandato le sue riflessioni sulla giornata e sul senso e significato dell'omaggio fatto dalla cittadina ad uno dei più grandi poeti romantici.

"Il Comune di Lerici ha celebrato un evento straordinario il 24 luglio 2024 con l'inaugurazione del Parco Letterario dedicato a Percy Bysshe Shelley, uno dei più grandi poeti romantici inglesi.
La cerimonia introdotta dal Sindaco Leonardo Paoletti ha avuto luogo nella suggestiva cornice della Rocchetta, nell’area della “Pietraia” un luogo che affaccia sul Golfo dei Poeti e incanta per la sua bellezza, ma che è anche intrinsecamente legato alla storia del poeta.

Percy B. Shelley, noto per la sua poesia vibrante e rivoluzionaria, ha trovato ispirazione proprio in queste terre liguri, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita.

Il Parco Letterario di Lerici, che è il 39° Parco Letterario Italiano, è stato presentato da Stanislao De Marsanich Presidente dei Parchi Letterari Italiani e ideato per celebrare e perpetuare la memoria del poeta. Un progetto che unisce la bellezza del paesaggio e della vista mare alla profondità della letteratura, offrendo ai visitatori un'esperienza unica e immersiva.

L'Arte del Marmo: Libri scolpiti con poesie incise

Otto opere d'arte in marmo, realizzate da Marco Nereo Rotelli raffiguranti libri aperti, disseminate nella piana della Pietraia, che diventa un museo a cielo aperto. Su ogni libro sono incise frasi ispirate dalle poesie di Shelley e una da Eugenio Montale, anche lui molto legato a questi luoghi. La scelta del marmo non è casuale: simbolo di eternità e bellezza, il marmo rappresenta perfettamente l'immortalità dell'arte e della poesia di Shelley.

La cerimonia ha visto la partecipazione di 3 poeti: Emilio Zucchi, Loretto Rafanelli e Gino Cabano noto poeta dialettale. Le loro parole, dense e intense come ci si aspetta dalla letteratura in versi, sono state anticipate dalle chitarre di due giovani studenti selezionati da Giuseppe Bruno, Direttore del Conservatorio della Spezia.

Uno spazio unico nel territorio che promuove la connessione profonda tra letteratura e la natura, ma anche e soprattutto un rifugio per l'anima e lo spirito".

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