Questi campionati italiani di atletica leggera sono doppiamente attesi dal Presidente della Federazione Stefano Mei. Se nell'anno delle olimpiadi hanno un sapore particolare, con atleti che cercano il pass per Parigi, per Mei hanno anche il profumo di casa.
Lui, infatti, nato e cresciuto alla Spezia, può vivere nella sua città natale questo importante appuntamento.
Come ha ritrovato La Spezia?
La città è migliorata molto da quando l’ho lasciata, forse è quello il motivo (ride ndr). Una città aperta ai turisti, a chi viene a visitarla e il campo è perfettamente adattato all’immagine della città.
Cosa pensa di questo importante restyling del Montagna e quali problemi restano ancora da risolvere?
Sappiamo che non c’è grandissima capienza e questa è un po’ la problematica di questo campo, che venne costruito per le adunate dei marinai, quindi gli scaloni sono tipici di chi deve stare in piedi. Non è strutturato per l'accoglienza di tante persone ma grazie al grande spazio molti appassionati potranno seguire le gare.
Il ringraziamento all’Atletica Spezia Duferco che ha fatto richiesta e si è sobbarcata il lavoro. Poi, ovviamente, all’amministrazione comunale, non possiamo dimenticare cosa ha fatto per questo campo. Le torri faro sono la cosa più visibile, ma c’è tutto un lavoro di messa a norma che ha fatto alzare molto la qualità dell’impianto. La capienza può essere aumentata con tribune modulabili. In ottica futura sappiamo che serviranno strutture di questo tipo, ne serviranno sicuramente di più.
Ci sarà un futuro di collaborazione con la Federazione per La Spezia e il suo campo di atletica?
Stiamo ragionando, chi ha visto la struttura ha convenuto con noi che potrebbe ospitare anche centri federali o essere, anche grazie al clima, teatro di raduni. In questo senso stiamo ragionando con l’amministrazione. L’obiettivo è studiare un accordo per avere sia gare cadenzate sia raduni. L’aspetto climatico non è da sottovalutare.
Qual è la gara più attesa da Stefano Mei?
Non posso dire la mia gara ideale, son tutte belle e dove ci sono i ragazzi io ci sono