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Tecnologie per la subacquea: al Circolo Ufficiali una giornata di studio e confronto In evidenza

di Anna Mori - L'ambiente sottomarino è considerato strategico per l'economia e la sicurezza del Paese.

"Tecnologie robotiche per la subacquea" è il titolo della giornata di studio organizzata dal consorzio interateneo ISME - Integrated Systems for the Marine Environment, in collaborazione con la Marina Militare e la Fondazione Leonardo Civiltà delle Maccchine ETS, con il patrocinio del Comune della Spezia.

Un importante momento di confronto che vede riunite, oltre alla Marina Militare, il mondo delle imprese, della ricerca e dell'università, per un confronto su temi e tecnologie importanti per il mondo sottomarino, considerato strategico per il Paese, sia dal punto di vista economico che della sicurezza.

E' una dimensione importante da monitorare, in quanto la maggior parte delle infrastrutture di comunicazione ed energetiche del Pianeta sono sottomarine. Inoltre, sotto i nostri mari ci sono molte risorse ancora da scoprire, soprattutto minerarie.

"E' importante trovare competenze per poter affrontar le sfide del futuro legate al mondo subacqueo - ha sottolineato il Comandante Marittimo Nord Ammiraglio di Squadra Flavio Biaggi - Dal confronto dobbiamo comprendere lo stato dell'arte delle tecnologie e dei mezzi di cui disponiamo. La subacquea è un tema importante per questo territorio, non a caso è stata scelta La Spezia come sede del Polo Nazionale della Subacquea per la presenza della Marina Militare, di aziende, Università e Centri di Ricerca che operano in questo ambito".

"Affrontare le sfide legate al mondo della subacquea è impegnativo - ha dichiarato Luciano Violante, presidente Fondazione Leonardo Civiltà delle Maccchine ETS - sia per la presenza della maggior parte delle infrastrutture di telecomunicazione ed energetiche, sia perché la situazione internazionale in questo momento non è tranquilla ed è necessario difendere questo ambiente. Il Ministro del Mare Nello Musumeci sta lavorando ad una legge sul mare, dovremmo trovare il modo di mettere insieme le competenze di Marina Militare, aziende, università e centri di ricerca, recependone anche le esigenze. Le sinergie sono fondamentali per far crescere il settore. Dobbiamo inoltre trovare soluzioni per utilizzare le risorse che il mare ci offre, quali quelle minerarie, scegliendo una modalità, però, che rispetti l'ambiente, soprattutto per le generazioni future" ha concluso Violante.

Il Sindaco Pierluigi Peracchini ha detto che La Spezia è la patria delle tecnologie marine, dove da metà ottocento ne sono state sperimentate moltidssime, e Ufficiali della Marina hanno sviluppato brevetti che hanno salvato la vita a tante persone, "pensiamo ad esempio allo scafandro per i palombari o alla camera iperbarica, tutte tecnologie che hanno portato innovazione e che sono ancora presenti oggi". Il Sindaco ha proseguito dicendo che, affiancando il Comsubin e Mariperman, alcuni anni fa l'Amministrazione ha fatto una scelta precisa con il Campus Marconi, l'unico in Italia finanziato per il 50% da un Comune, e lanciando il progetto Miglio Blu, dove La Speiza è leader nella costruzione di Yacht e Megayacht. "E' importante lavorare insieme - ha concluso Peracchini - investire e fare squadra, molto oggi dipende da quanto si trova sotto e sopra la superficie del mare, i cambiamenti climatici, ma anche a come approcciamo l'ambito sottomarino a livello geopolitico. Il mare è un volano per la nostra economia e per le future generazioni".

"Questo convegno sulle tecnologie subacquee è molto importante per la nostra città e la nostra regione - ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale Gianmarco Medusei - Il mondo sottomarino è strategico, in quanto è volano economico, ma anche dal punto di vista della sicurezza nazionale. Il Polo della Subacquea deve diventare un punto di attrazione per le imprese e la ricerca, mettendo a fattor comune le conoscenze e le tecnologie per far occupare al nostro Paese una posizione di primo piano in questo settore e creare opportunità per il futuro di crescita e di lavoro, soprattutto per i nostri giovani. E' fondamentale che nel Polo della Subacquea il COMSUBIN sia protagonista, in quanto eccellenza mondiale del settore".

Un ruolo importante nell'organizzazione è stato quello svolto dal Consorzio Interuniversitario ISME, oggi rappresentata dal direttore professor Giovanni Indiveri, che ha spiegato che il consorzio riunisce 9 atenei italiani che svolgono ricerca e offrono corsi legati alle tecnologie marine e subacquea. Il consorzio si finanzia grazie a progetti di ricerca, importante la collaborazione con il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina Militare.

L'apertura dei lavori a cura dell'Ammiraglio Vito Lacerenza, Capo Reparto Sommergibili e Dimensione Subacquea. La mattinata ha proseguito con gli interventi tecnici del panel industriale "Robotica Autonoma e Internet of Underwater Things: le nuove frontiere per l'esplorazione ed il controllo del dominio subacqueo" a cura di Stefano Meggio (SONSUB Robotic Defence Manager Saipem), Daniele Spaccini (CIO WSense), Marcello Zannini (Business Development Area Manager, Calzoni), Andrea Caffaz (CEO Graaltech), Lorenzo Marini (CEO MDM team).

La sessione del pomeriggio si aprirà con l'intervento a cura del Dott. Gabriele Ferri CMRE La Spezia "Robotics networks for maritime surveillance: challenges and opportunities". Seguiranno gli interventi del Prof. Enrico Simetti ISME UNIGE "Underwater intervention robotics", dei professori Riccardo Costanzi ISME UNIGE e Alessandro Ridolfi ISME UNIFI "Robotic perception for underwater critical infrastructures monitoring and protection", dei professori David Scaradozzi e Silvia M.Zanoli ISME UNIVPM "Underwater marine technology and robotics for scientific and defence professional divers", e del Dott. Marco Bibuli CNR INM Genova "From consolidated to cutting-edge marine robotic technologies".

 Il risultato della giornata di studio sarà un report che verrà condiviso con la Fondazione Leonardo, che sta collaborando con il Minstero del Mare per le tematiche da considerare strategiche per l'emanazione della legge sul mare.

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