Nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che lo vede indagato, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, è stato sottoposto ieri, 23 maggio, a un interrogatorio durato 8 ore.
Toti ha risposto a tutte le 180 domande dei sostituti procuratori Luca Monteverde e Federico Manotti e del procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.
Linea difensiva
Toti ha respinto tutte le accuse e ha sostenuto che i versamenti ricevuti siano stati finanziamenti avvenuti alla luce del sole.
Ha depositato una memoria difensiva di 17 pagine in cui ha spiegato le “linee politiche e morali” delle sue azioni. Nel documento, Toti ha affermato di aver sempre perseguito l’interesse pubblico e di voler collaborare alla ricostruzione della verità. Ha sottolineato che la sua visione politica si basa sulla tutela dell’interesse collettivo e del progresso della Liguria.
In sintesi, Toti ha difeso la sua posizione e ha cercato di chiarire ogni aspetto delle accuse mosse nei suoi confronti. La sua memoria difensiva fornisce ulteriori dettagli sulle sue azioni e intenzioni.