Una tragedia quanto accaduto a Riccò, una piccola comunità spezzina che si è trovata al centro delle cronache nazionali per un fatto efferato: un femminicidio di una madre per mano del marito.
Una donna madre di due adolescenti di 13 e 17 anni, una tragedia nella tragedia.
Una comunità quella di Riccò che si stringe intorno alla donna che ha avuto una vita difficile a causa delle numerose liti con il marito, già allontanato dalla famiglia per le continue vessazioni.
Abbiamo contattato il sindaco del piccolo comune che, prima di chiudersi nel silenzio, ha voluto ricordare così Saida:
"Credo che un ricordo di questo dramma sia doveroso, come altrettanto debba essere poi un rispettoso silenzio: non per girarsi dall’altra parte, ma perché non è di clamore che hanno bisogno i suoi ragazzi.
Quando pensavamo di averla salvata, Saida ci è sfuggita dalle mani: dopo una vita trascorsa nel rispetto di regole e tradizioni, qualcosa è tragicamente cambiato.
Io non esibirei il contrasto alla cultura occidentale: questo è un uomo che uccide la donna che credeva sua! - di nuovo, come troppe volte è già accaduto - Direi piuttosto che lei aveva fatto un percorso sociale e culturale, nel rispetto della propria identità, mentre lui non ci è mai riuscito.
Forse, ma sempre esprimendosi con le dovute cautele, Saida ha accolto e fatto proprio un segnale di maturazione che le arrivava (anche) da servizi sociali di prim’ordine, mentre lui si attendeva (o anche invocava) una assistenza strettamente economica ma muta e distante.
Dopo la prima violenza denunciata, circa un mese fa, sono state attuate tutte le misure e le azioni che le norme consentono: in virtù di un ottimo comando locale dei Carabinieri ed anche grazie alla dedizione di chi lavora a scuola e in comune. Proprio da lì, dalla scuola, in tempo reale, è scattato l’allarme.
Nel più totale sgomento di una intera comunità, in quello che è un abbraccio corale per due dei suoi figli, resta la testimonianza di una mamma che con coraggio e orgoglio diventava italiana la vigilia di Natale del 2022, ma anche di un padre che da oltre venti anni cercava la propria strada: facendolo, talvolta, sopra le righe.
Nel silenzio del rispetto c’è la gratitudine per quanto servizi sociali, scuola e forze dell’ordine fanno ogni giorno senza sosta, nonostante il fragore stridente di questo dolore e di molti altre piccole e frustranti sofferenze".
Ora doverosamente la campagna elettorale per le amministrative dell'8 e 9 giugno si ferma.