Venerdì 19 aprile alle ore 18.00, presso il Centro Sociale di Via Fermi a Ceparana, verrà presentato il libro “Affondare l’azzardo” di Luke Gambler che è lo pseudonimo di un uomo affetto da disturbo da gioco d’azzardo, una storia vera in cui l’autore desidera mandare un messaggio a tutti coloro che hanno avuto la sua stessa sfortuna di rimanere vittima di questa spietata dipendenza, ma allo stesso tempo intende rivolgersi a coloro che ancora non hanno subito questa sorte affinché non caschino in questa trappola.
Per sua scelta l’autore ha deciso di devolvere interamente il ricavato della vendita ad una Associazione di Promozione Sociale che si occupa di persone che soffrono di questo disturbo; il suo è un messaggio di sofferenza e dolore ma anche di speranza e fiducia nel futuro.
La sua storia di cura rappresenta in modo emblematico come attraverso l’integrazione dei servizi socio-sanitari territoriali si possa arrivare a ottimi risultati, perciò saranno presenti alla presentazione il Sindaco del Comune di Bolano Alberto Battilani, la responsabile dell’Area Servizi Sociali del Comune di Bolano Dott.ssa Tiziana Della Rosa, il Dott.Alfredo Casini Dirigente psicologo referente ASL5 sul gioco d’azzardo, il Consorzio Cometa, la Dott.ssa Daniela Capitanucci presidente AND- azzardo e nuove dipendenze APS, l’Avv.Felicia Piacente in qualità di amministratore di sostegno e il Dott.Mauro Bonanno editore A&B editrice.
“Purtroppo la dipendenza da gioco d’azzardo è una piaga molto diffusa e sotterranea” - afferma il Sindaco Battilani - “il giocatore patologico rifiuta di ammettere l'evidenza della propria condizione e ignora l'invito di familiari e amici a intraprendere una terapia, almeno fintanto che le perdite economiche e il deterioramento dei rapporti interpersonali non lo pongono in un vicolo cieco da cui è possibile uscire soltanto affidandosi a specialisti esperti nel trattamento di questo tipo di dipendenza. Questa testimonianza sul nostro territorio vuole costituire un monito a coloro che sono caduti in questa spirale ed ai loro familiari ed amici a non esitare a chiedere aiuto ai servizi competenti.”