"Forza ragazzo sogna”, “Vai ragazzo”... chi meglio di Roberto Vecchioni conosce e sostiene i giovani? Lui che nella vita ha sempre affiancato alla carriera cantautorale quella quarantennale da insegnante di greco e latino. A stretto contatto con le nuove generazioni nei momenti più significativi e formativi della loro crescita, come ha ribadito durante l’intensa e intima tappa spezzina de “L’Infinito tour” presso il Teatro Civico, la sera del 27 marzo 2024.
Una piccola delegazione della curvatura comunicazione del Liceo Classico Lorenzo Costa ha avuto la possibilità di scambiare qualche battuta con lui. L’emozione è tangibile, anche perché molti giovani, grazie al passaggio di consegne generazionali, sono cresciuti con le canzoni del “professore”.
Ecco l'intervista che hanno realizzato.
Nel testo “Comici Spaventati Guerrieri” richiama “questi miei piccoli”. Si è rivolto ai suoi studenti?
Certamente, a tutti gli studenti; ma a quelli di quell'epoca, perché è di vent'anni fa… anche se in fondo poco è cambiato. I ragazzi sono guerrieri, o almeno quelli che conosco e apprezzo; guerrieri perché non mollano. A volte sono ridicoli, perché fanno cose fuori dal normale, delle stramberie, ma anche spaventati, perché il futuro non c'è.
In “Sogna, Ragazzo Sogna” laddove dice “conosco poeti che spostano i fiumi con il pensiero”, è forse un inno alla cultura e a come la conoscenza aiuti a strutturare il pensiero?
Più che altro questo è un inno alla fantasia, ci sono altri testi in cui ho celebrato la cultura. I poeti hanno un tipo di fantasia e di visione del mondo che va oltre la nostra che è solo materiale, hanno la capacità di fare cose impossibili, ovviamente in senso metaforico, infatti possono cambiare completamente il brutto in bello, l'ingiusto in giusto.
Il messaggio che è arrivato ai giovani negli ultimi tempi è stato quello di favorire di più la scelta verso gli istituti tecnici anziché i licei. Tenendo conto dell’importanza di tutte le scuole, che valore aggiunto porta studiare ancora il greco e il latino nella crescita culturale di uno studente?
Un valore impagabile. Comunque è una questione di tempi. Se studi greco e latino ci metti di piú a trovare un lavoro, invece se vai in un istituto tecnico qualcosa trovi, per cui i ragazzi sono più portati ad averlo subito piuttosto che aspettare, magari alcuni non hanno i mezzi… Il greco e il latino non ti danno l'avventura di un posto di lavoro ma una costruzione interna incomparabile: la capacità di vedere chiaramente le cose, di sapersi rapportare e connettere con le altre persone. Stiamo andando verso un'epoca in cui tutto diventa fisico e non rimane nulla di spirituale.
Quale valore ha l'arte nella società moderna?
Fa mangiare lo spirito, è come dire vivere, perché non puoi vivere solo di cose materiali.
È il momento della concentrazione prima di entrare in scena, il concerto è sold out. Il professore ci saluta citando il filosofo Epitteto, maestro di Adriano e Marco Aurelio:"nessuno è libero se non è padrone di sé stesso”. Parole che custodiremo, affinché la padronanza dell’io passi dalla conoscenza.
Ringraziamo Roberto Vecchioni e il Sindaco Pierluigi Peracchini che, ancora una volta, ha dimostrato grande sensibilità nel promuovere esperienze formative per noi giovani studenti.
Sofia Guglielmo
Nicole Massa
Alice Moisè
