Si è svolta oggi presso il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori (COMSUBIN), la cerimonia di conferimento dei brevetti da palombaro agli allievi del corso Ordinario 2023 alla presenza del Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Berutti Bergotto, e del comandante del Comsubin contrammiraglio Massimiliano Rossi. Tra le autorità presenti anche il Presidente del Consiglio Regionale Gianmarco Medusei, il Prefetto della Spezia S.E. Maria Luisa Inversini, il Sindaco di Porto Venere Francesca Sturlese, il Vicesindaco della Spezia On. Maria Grazia Frijia, il Presidente del Consiglio Comunale della Spezia Salvatore Piscopo.
La cerimonia di conferimento dei brevetti celebra il termine di un intenso periodo formativo della durata di circa 10 mesi, attraverso il quale sono stati selezionati i 7 militari, di cui 3 ufficiali, 2 graduati e 2 militari di truppa, che entrano a far parte del Gruppo Operativo Subacquei (GOS), un’eccellenza nel contesto delle operazioni subacquee.
Il Raggruppamento Subacquei ed Incursori della Marina Militare è intitolato alla memoria del maggiore del Genio Navale Teseo Tesei, Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria. E’ stato costituito il 15 febbraio 1960 nella sua organizzazione attuale, per volontà dell'ammiraglio Gino Birindelli, anch’esso Medaglia d'Oro al Valor Militare per l'operazione BG2 condotta con i mezzi di assalto della durante la 2° guerra mondiale.
I Palombari della Marina Militare sono un riferimento riconosciuto a livello internazionale nel mondo della subacquea, una forza specialistica della Marina deputata alla conduzione di operazioni subacquee complesse e specializzata nella bonifica da mine e da ordigni inesplosi trovati in mare, negli interventi tecnici a quote profonde e nel soccorso e supporto tecnico agli equipaggi di sommergibili in avaria.
“Questa è una cerimonia importante – ha dichiarato il Sottocapo dello Stato Maggiore Amm. Giuseppe Berutti Bergotto - perché abbiamo 7 nuovi palombari che saranno una risorsa pregiata. La dimensione subacquea è importantissima, non solo per scopi militari, ma soprattutto civili. Sotto alla superficie del mare corre il 99% dei cavi che trasportano tutte le informazioni, i gasdotti che ci portano energia, tante le risorse minerarie pregiate. Salvaguardare, conoscere ed esplorare questa dimensione è fondamentale”.
Nonostante gli avanzamenti tecnologici la componente umana rimane fondamentale, ha spiegato l’Ammiraglio di Squadra Berutti Bergotto, deve essere addestrata ad impiegare la tecnologia che sta crescendo sempre di più nell’underwater. La Marina Militare investe molto sul personale e sulla sua formazione. “Stiamo cercando di integrare nel nostro addestramento tutto quello che il Paese può mettere a disposizione – poi rivolgendosi direttamente ai nuovi palombari - mezzi e pregiate risorse di cui voi siete pienamente parte”.
Il Comandante del COMSUBIN Contrammiraglio Massimiliano Rossi ha fatto un bilancio dell’anno da poco terminato, che ha visto i Palombari della Marina impegnati nelle operazioni fuori area a bordo delle Unità della Squadra Navale e nelle attività di bonifica degli ordigni esplosivi in contesti marittimi, portando a termine oltre 230 interventi e neutralizzato ben 12680 ordigni esplosivi residuati bellici da mari, fiumi e laghi. “I Palombari sono presenti anche in Antartide a supporto delle attività subacquee svolte dai ricercatori dell’Enea e conducono le loro attività di immersione in molteplici contesti su siti d’interesse archeologico o nel prioritario monitoraggio delle condotte sottomarine e delle piattaforme offshore nell’ambito delle operazioni di vigilanza marittima. Questo conferma le elevatissime potenzialità di questa componente della Marina Militare – ha aggiunto - in un contesto come quello dell’underwater particolarmente attuale e significativo e dove la Marina continua a dotarsi di mezzi tecnologicamente avanzati per monitorare e salvaguardare l’ambiente marino”.
Il Contrammiraglio Rossi ha poi evidenziato che l’ambiente subacqueo non è ospitale, per cui gli standard non possono essere abbassati: “Qui noi insegniamo ai ragazzi a superare i propri limiti, ogni giorno è una sfida e gli si chiede di fare qualcosa in più di quello che hanno fatto il giorno precedente. Quindi l’obiettivo del conseguimento del brevetto, è per loro una sfida quotidiana e dimostra la loro determinazione nel superare le difficoltà”
Il Comandante del Gruppo Operativo Subacquei del COMSUBIN Giampaolo Consoli, ha spiegato che nonostante le tecnologie e le tecniche si evolvano, i fondamentali del lavoro dei palombari sono sempre gli stessi, lavorare in profondità, al freddo e al buio. “Quello che vedo costante nel tempo è la determinazione degli allievi in addestramento. Il brevetto è la giornata per noi più importante dell’anno perché nuovi palombari entrano nei ranghi, per noi è energia necessaria. Gli impegni e gli incarichi sono tanti – ha aggiunto - Il palombaro può respirare grazie all’ombelicale, che dalla superficie porta l’aria sott’acqua. Questo legame rimane immutato nel tempo, e noi siamo caratterizzati da una forte vicinanza. Quindi oggi è un giorno di festa, in qualità di comandante sono contentissimo di avere questi nuovi ragazzi tra i ranghi”.
Il Sottotenente di Vascello Stefano Gessaga è tra i 7 palombari neo-brevettati. “Questo corso ci ha dato sicuramente un bagaglio di esperienza incredibile, anche grazie al rapporto che si è creato con i colleghi, senza i quali il corso si sarebbe sicuramente rivelato più difficile”.
Tra i nuovi palombari anche una donna, il Tenente di Vascello Maria Vittoria Agostini, la seconda dopo Chiara Giamundo: “La scintilla è nata fin da piccola, ho sempre avuto una grande passione e un bellissimo rapporto con l’acqua. E’ proseguito in accademia Navale, un percorso che è durato cinque anni, e da lì ho avuto l’idea e la possibilità di poter far parte di questa grandissima famiglia. E’ un percorso molto impegnativo e lungo, aiutandoci l’un l’altro abbiamo superato tutte le difficoltà”.
Si può diventare un Palombaro della Marina Militare attraverso la frequenza dell’Accademia Navale di Livorno e delle Scuole Sottufficiali, oppure partecipando ad un apposito concorso per volontari di truppa in ferma prefissata iniziale (VFI), che permette di accedere direttamente alla Scuola Subacquei del COMSUBIN.
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