Carabinieri forestali e polizia locale nel mese di luglio dell’anno scorso avevano scoperto una vera e propria organizzazione che gestiva di fatto una discarica non autorizzata nell’ex caserma dei vigili del fuoco della spezia.
Furono denunciati due fratelli bosniaci e una donna serba per aver organizzato il trasporto abusivo di rifiuti e creato e gestito una discarica abusiva che aveva superato gli oltre 400 metri cubi di materiale accumulato dopo essere stato raccolto da numerose aziende della provincia che volevano disfarsene.
La successiva attivita’ d’indagine ha portato ad individuare anche i titolari delle ditte che avevano ceduto i loro rifiuti, tutte operanti nei settori dell’edilizia, dei traslochi, delle autocarrozzerie e del commercio, che sono stati quindi denunciati per l’illecito smaltimento di rifiuti, mentre i privati cittadini che hanno abbandonato i rifiuti presso l’ex caserma dei vigili del fuoco sono stati sanzionati in base al regolamento comunale per un importo da 300 a 450 euro.
Il fenomeno del conferimento dei rifiuti da parte di privati ed aziende ai cosiddetti “svuotacantine” e’ molto diffuso in quanto permette di liberarsi dei rifiuti in maniera rapida e a basso costo. La normativa prevede invece che i rifiuti debbano essere conferiti direttamente presso un centro autorizzato alla raccolta oppure dati ad una ditta autorizzata che deve pero’ rilasciare copia del formulario di identificazione dei rifiuti ossia di un documento che accompagna il trasporto dei rifiuti che contiene tutte le informazioni relative alla tipologia del rifiuto, al produttore del rifiuto, al trasportatore ed al destinatario.
Dal 2023, con l’entrata in vigore del decreto giustizia, l’abbandono di rifiuti e’ trasformato da illecito amministrativo a reato penale punito con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro, aumentata fino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi.
Dare i rifiuti a persone non autorizzate non solo e’ un reato ma crea anche un ingente danno ambientale in quanto i rifiuti vengono spesso abbandonati nell’ambiente oppure in aree periferiche dove possono sorgere delle vere e proprie discariche abusive.