Analizzare gli strumenti normativi per gestire un caso di violenza di genere nelle sue diverse manifestazioni e le procedure di presa in carico della potenziale vittima, identificando attività e responsabilità degli operatori nonché gli strumenti a disposizione per la protezione e l’accoglienza della donna. Con queste finalità, la Prefettura della Spezia ed il centro antiviolenza “Irene” – nell’ambito degli obiettivi previsti dal Protocollo regionale “InRete contro la violenza” – hanno organizzato un percorso di formazione integrata rivolto al personale sanitario dell’ASL 5 operativo nei Pronto Soccorso, dei servizi sociali del Comune della Spezia, dei centri antiviolenza e del Centro per l’Impiego.
I servizi di Pronto Soccorso degli ospedali ed i centri antiviolenza sono, infatti, i luoghi cui solitamente le donne vittime di violenza si rivolgono per chiedere aiuto o un intervento sanitario. Per queste ragioni, è essenziale che medici, infermieri, operatori e volontari dei centri accrescano le capacità di diagnosi, gestione e trattamento dei casi di violenza di genere, secondo procedure operative condivise tra tutti i servizi del territorio impegnati nel sostegno e nella protezione delle donne.
Il corso di formazione, che ha preso avvio nella giornata di ieri, è gestito dall’associazione temporanea di imprese formata da Isforcoop, Coop. Maris, Coop. Copselios, Coop. Lindbergh, Coop. Cocea, Mondo Nuovo Caritas, Ass. Casa delle Donne, Ass. Aidea, Ass. Delta Intercultural, nell’ambito del progetto “Passi Leggeri”. La formazione proseguirà nei prossimi mesi, anche con il contributo specialistico delle forze di polizia e di Rappresentanti della Procura della Repubblica, per realizzare un sistema di “allerta permanente” utile a gestire in maniera coordinata e tempestiva i casi di violenza di genere.