L’Associazione per la lotta all’ictus cerebrale (A.L.I.Ce) precisa i motivi della contestazione della scelta della Direzione ASL 5 in merito allo spostamento della S.C. Neurologia dal Padiglione Paita dell’ospedale S.Andrea, dichiarato pericolante, al Padiglione 6 in luogo di una sezione della medicina ivi allocata.
La contestazione si basa sui seguenti presupposti:
I locali individuati non sono adatti ad ospitare l’intera S.C. Neurologia per un difetto di superfici disponibili e di tipologia con la conseguenza che dagli attuali 8 posti letto monitorati, indispensabili per pazienti del Centro Ictus e di neuroemergenza della Spezia si passerà a 4 con la possibilità, ipotizzata dalla Direzione Aziendale “in caso di emergenza”, di utilizzare ulteriori 4 posti letti monitorati presenti nella S.C. Anestesia e Rianimazione. I dati, in nostro possesso, evidenziano come, negli ultimi 2 anni e anche nel corso del corrente anno. i letti monitorati sono stati occupati all’ 80% e quindi non si può parlare di “emergenza” ma di attività routinaria della S.S. Centro Ictus della S.C. Neurologia parte integrante del DEA di I° livello presente all’ Ospedale S.Andrea
I pazienti del Centro Ictus non potranno usufruire quindi dell’assistenza prevista dai protocolli diagnostico terapeutici (PDTA) a livello regionale e nazionale venendo meno la presenza dell’equipe polispecialistica ad ora presente in reparto cui si aggiunge l’attuale carenza di neurologi (5 medici in meno) che non permetterà loro di svolgere appieno le attività di competenza a favore di tutti i pazienti neurologici, a maggior ragione per i pazienti colpiti da ictus.
La controproposta avanzata alla Direzione Aziendale dalla nostra Associazione non è ottimale ma risulta migliorativa rispetto a quella della D.A. ASL 5 perché individua la sede nel Padiglione 5 in locali già occupati dalla S.C. Neurologia nel periodo del COVID, con pregi e difetti già noti a cui abbiamo ipotizzato di aggiungere altri spazi contigui a quelli proposti che potrebbero permettere la presenza dell’equipe polispecialistica ed eliminare in parte le criticità evidenziate rispettando i PTDA e le norme, a questo punto l’obiezione avanzata dalla dr.ssa Martelli, direttore sanitario ASL 5, di possibili costi legati alla predisposizione di impiantistica idonea per accogliere i posti letto monitorati ci lasciano perplessi perché attualmente il S.Andrea è un cantiere dove si stanno investendo risorse economiche anche a fondo perduto perché la salute non ha prezzo in particolare quando le risorse vengono investite su strutture che devono rispondere alle necessità di pazienti con patologie tempo - dipendenti, che non hanno possibilità di scelta.
In conclusione rinnoviamo l’invito al sindaco della Spezia affinché intervenga con i poteri di autorità sanitaria locale per risolvere i problemi ai futuri 1600 cittadini dell’ ASL 5, che da dati statistici, saranno colpiti dall’ictus nei prossimi 4 anni.
Associazione A.L.I.Ce La Spezia