Venerdì 17 novembre sarà sciopero in tutte le regioni italiane, anche in Liguria e alla Spezia da parte (anche) degli infermieri.
La motivazione della protesta per gli infermieri principalmente è la manovra 2024, i tagli alle pensioni e le mancate risorse per i loro salari. In particolare, l’articolo 33 che reca come oggetto le diposizioni in materia di adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali che penalizza gli infermieri ultracinquantenni, con tagli economici irragionevoli. Penalizza quegli infermieri che sono stati in realtà fondamentali per la tenuta del SSN durante la pandemia, che sono stati riempiti a parole di riconoscimenti ma sui quali oggi pare si voglia infierire e basta.
La logica conseguenza dei tagli alle pensioni sarà trattenere in servizio gli infermieri fino a 67 anni cosa che inevitabilmente graverà sui servizi e sui bilanci delle aziende sanitarie: moltissimo personale sarà anziano e non più in grado di garantire la copertura dei turni e le attività più gravose, scaricando così il maggior peso sui giovani infermieri ed aumentando le dimissioni precoci.
Altre motivazioni per lo sciopero vanno ricercate negli scarsi incentivi economici e nelle usuranti condizioni di lavoro che non attraggono più i giovani verso la professione infermieristica e ciò significherà che non avremo nemmeno quelle risorse sulle quali le Aziende proveranno a scaricare il peso del personale anziano. Un cane che si morde la coda: se nella legge di bilancio manca un piano nazionale che aumenti l’attrattività non ci sarà l’autosufficienza futura degli infermieri. Il nostro SSN sta collassando e serve una politica che pensi a questa proiezione futuristica e ne faccia i conti.
Abbiamo bisogno che i tetti di spesa per le assunzioni vengano aboliti, servono infermieri in ospedale ma soprattutto sul territorio che si sta sviluppando come risorsa fondamentale per la salute del cittadino. Bisogna riconoscere la professione infermieristica come lavoro usurante per i carichi di lavoro che investono ad oggi le professioni d’aiuto.
Nursind per queste ragioni ha proclamato uno sciopero di 24 h nel giorno 17 novembre e non è una scelta di protesta per avere di più, ma per non permettere che si privi gli infermieri del poco che hanno acquisito con sacrifici di una vita senza infierire sul loro presente, passato e ora, anche sul loro futuro.
Chiediamo scusa anticipatamente a tutti gli utenti ed i pazienti per i disservizi che si creeranno in questa giornata ed è in realtà proprio a loro che chiediamo sostegno perché il nostro sciopero è rivolto anche alla garanzia della salute di ogni cittadino, che ne ha diritto. Perdere gli infermieri, svalutarli economicamente, demansionarli va a discapito di tutta l’utenza che ne ha bisogno, per questo chiediamo comprensione e vicinanza.
Assunta Chiocca
Segretario territoriale NURSIND La Spezia