Si è concluso oggi “Agrifest”, il progetto di integrazione socio sanitaria rivolto ai soggetti socialmente fragili, che ha coinvolto 56 tra ragazzi e ragazze in condizioni di disabilità offrendo loro la possibilità di imparare il mondo dell’agricoltura e il rapporto con gli animali.
Il progetto, realizzato grazie ad una rete di collaborazione con le associazioni del territorio, aziende agricole, Asl5 e istituzioni è stato finanziato con circa 400 mila euro, grazie ai fondi Regionali PSR, notoriamente conosciuti per il sostegno delle attività agricole ma in questo caso ripensati in un’ottica di integrazione socio sanitaria “un modello vincente – afferma l'assessore regionale Giacomo Giampredone – per cui dobbiamo lavorare in sinergia affinché diventi un modello di carattere sempre più strutturato”.
“Progetti come questo devono andare avanti – dichiara il Direttore Generale di Asl5 Paolo Cavagnaro – oggi chiudiamo un progetto di cui hanno usufruito un numero definito di cittadini, ma ce ne sono anche altri. L’area della fragilità e della disabilità è molto ampia, ed è necessario continuare a lavorare insieme a tutto il tessuto sociale e lavorativo del territorio”.
Ai partecipanti è stato insegnato il lavoro con la terra e gli animal: durante l’arco di 9 mesi hanno potuto apprenderne le varie fasi, i tempi e anche le difficoltà, imparando il prendersi cura di qualcosa, la pazienza e anche il valore di se stessi. “È stato un progetto di comunità, il lavorare insieme ha permesso di esprimere molto di più, questa è la forza di questi progetti la cui rete ha evidenziato la somma del lavoro di ognuno di noi – afferma la Dottoressa Simonetta Lucarini, direttrice socio sanitaria Asl5 - niente come l’agricoltura è in grado di far capire e vedere, in determinati tempi, quanto sia il risultato di quello che viene fatto, non è un lavoro astratto ma pratico, un modo di fare autorealizzazione”.
“Comunità è il principio cardine che muove tutto il mondo istituzionale e quello del terzo settore – afferma Lorenzo Brogi assessore ai servizi sociali del Comune della Spezia - Insieme abbiamo creato un valore aggiunto. Con progetti di questo tipo costruiamo la cultura del dopo di noi. Rendere indipendente un soggetto fragile è quello a cui dobbiamo ambire. Dobbiamo lavorare in questo senso e creare speranza nelle famiglie e nei ragazzi che dovranno essere autonomi al massimo per poter continuare in autonomia a vivere la società moderna che è complessa e difficile. Questi sono progetti intelligenti e pensati proprio per questo motivo”.
Agrifest è stato un progetto che, oltre ad insegnare ed impegnare i ragazzi coinvolti, ha messo a disposizione varie borse lavoro per poter garantire ad alcuni di loro anche una regolarità salariale. A rappresentare le varie aziende che hanno preso parte al progetto nei vari distretti 17, 18 e 19 sono intervenuti i proprietari assieme ai ragazzi, prima fra tutti Consuelo Passini titolare dell’Azienda Agricola Il Giardino Amico, che insieme ad Alberto che ha ottenuto una borsa lavoro ha affermato: “Ognuno è disabile, ognuno ha i suoi limiti”.
Per il distretto 18, Roberto Barichello del Campus Agrisociale Sant’Anna, insieme a Fabio, Rosario e Paolo con borse lavoro finanziate da Fondazione Carispezia, una dal Comune della Spezia, ed una proveniente da un’associazione di categoria che ne ha messe a disposizione ben tre. Per il distretto 19 invece, Cinzia Angelotti dell’Azienda Agricola Apagnoli, Agriturismo Il Fienile, che si occupa principalmente di viticoltura e olivicoltura, è oggi presente insieme a Dennis, uno dei 5 ragazzi da lei ospitati.