L’Italia si sta dotando di un sistema di allarme nazionale in grado di avvisare, in caso di grave emergenza o di evento catastrofico imminente o in corso, la popolazione potenzialmente coinvolta.
Il servizio si chiama “IT-alert”, è in grado di inviare messaggi di avviso sui dispositivi mobili presenti nell’area geografica interessata dall’evento.
Attualmente il sistema è in fase di test da diversi mesi. Oggi, 27 settembre, alle 12.00, tutti coloro che si trovavano nella provincia hanno ricevuto sul cellulare (se acceso) un messaggio di test.
L’obiettivo è quello di fornire un’informazione capillare e tempestiva delle situazioni di emergenza e consentire l’adozione di misure di autoprotezione.
"Il test del sistema di allarme pubblico IT-alert il Liguria è andato a buon fine - commenta l'assessore alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone - confermandosi uno strumento in più per la Protezione Civile. La capillarità del segnale è stata verificata dalla prova odierna e, anche se dovremo attendere qualche ora per avere i dati complessivi, possiamo già dire che non sono state riscontrate criticità: un risultato raggiunto anche grazie al lavoro puntuale che ha preceduto la giornata di oggi. È inoltre in corso un dialogo con il Dipartimento nazionale di Protezione Civile sulla possibilità di declinare una parte del sistema IT-alert all'utilizzo territoriale, come ulteriore supporto alle allerte meteo, che già conosciamo e applichiamo su scala regionale. IT-alert si attiverà in caso di piogge intense, alluvioni, maremoti a seguito di eventi sismici, incidenti industriali ed emergenze nucleari: queste sono le codifiche su cui il Dipartimento regionale ha lavorato insieme a quello nazionale, ma la declinazione territoriale, qualora verrà messa in campo, potrà riguardare situazioni ancora più puntuali. IT-alert è frutto di un percorso avviato tre anni fa che ha ricevuto il via libera, tra gli altri, dai garanti della privacy e il cui unico scopo è salvare delle vite: nessun dato dei cellulari che ricevono il messaggio viene in alcun modo raccolto, archiviato o consultato".
Il sistema IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.
"Con la Liguria si va verso la chiusura del ciclo di sperimentazioni regionali del nuovo sistema – spiega Cosimo Versace, Direttore IT della Fondazione Cima e project manager di IT-alert – Si è trattato di una fase molto importante perché effettuare test su larga scala è molto diverso rispetto a quanto si è potuto fare nel nostro laboratorio di Savona, dove si lavora per forza di cose un numero molto limitato di celle. Grazie a queste prove si verifica l'effettiva funzionalità del sistema e, infatti, diverse criticità emerse con i primi test dello scorso giugno sono già state risolte. Ci muoviamo a grandi passi verso la piena operatività di IT-alert, prevista per il mese di febbraio del 2024".
Ogni dispositivo mobile connesso alle reti degli operatori di telefonia può ricevere un messaggio IT-alert: non è necessario iscriversi né scaricare nessuna applicazione, e il servizio è anonimo e gratuito per gli utenti. Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un'area il più possibile corrispondente a quella interessata dall'emergenza.
In futuro, quando IT-alert sarà in funzione, potrà accadere che un messaggio indirizzato a un'area possa raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell'area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test servono proprio a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.
Nessun dato personale di chi riceve il messaggio viene in alcun modo raccolto, archiviato o consultato né dal Dipartimento della Protezione Civile né dall'operatore telefonico di riferimento. I messaggi IT-alert viaggiano infatti attraverso il sistema di cell-broadcast, una tecnologia che consente agli operatori telefonici di inviare messaggi a chiunque si trovi in prossimità dell'area interessata coperta da specifiche celle di trasmissione della rete cellulare di uno specifico territorio.
Il sistema è unidirezionale, dall'operatore telefonico al dispositivo.